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Mondiale Motocross. Il bilancio di Teutschenthal

- Il giro di boa iridato ha sorpreso ma solo a metà. Nel frattempo, in attesa dell'innovativo calendario 2011, il mercato comincia a muoversi | M. Zanzani, Teutschenthal
Mondiale Motocross. Il bilancio di Teutschenthal

 

Mentre la MX2 pur passando dal fango alla terra e alla sabbia continua a confermare la superiorità di Marvin Musquin, nel GP dell'ex Germania dell'Est la classe regina per la prima volta quest'anno ha tirato fuori dal cappello l'incredibile Hulk: Ken De Dycker. Ringalluzzito dalle modifiche apportate alla sua YZ450F che hanno appagato i suoi gusti, il fiammingo ha regalato una sorprendente vittoria al team manager Ilario Ricci che da due anni (Spagna 2008 con Davide Guarneri) non assaporava il gusto di salire sul podio.

La doppietta del pilota Yamaha, firmata nel giorno del suo 26° compleanno, è stato il dato più eclatante del primo dei tre appuntamenti consecutivi che segnano il giro di boa del calendario. Il tracciato teutonico, rinomato per le limitate traiettorie, non aveva mai portato fortuna ad Antonio Cairoli che anche questa volta è dovuto sottostare alle bizze della dea bendata, riuscendosi a liberare da tale condizionamento solo in Gara 2 dove ha tagliato il traguardo praticamente appaiato a De Dycker. Trovato il setting ideale della ciclistica, David Philippaerts è stato di nuovo protagonista del podio.
 

Questa volta al 3° posto, dietro al solito Clement Desalle che messa da parte l'aggressività che caratterizzava la sua guida fino allo scorso anno è di una regolarità sbalorditiva ed è l'avversario più pericoloso di Antonio visto l'infortunio di Max Nagl nel GP di Francia che, oltre ad avergli fatto perdere la tappa transalpina, lo ha costretto a correre il GP di casa a mezzo servizio.

Bravo anche Xavier Boog, pilota in costante crescita. Convincente anche la prestazione di  Davide Guarneri che ha quasi completamente trovato la padronanza con la 450.


Roczen non è invece riuscito nell'intento di bissare la vittoria della scorsa stagione davanti al pubblico che stravede per lui. Colpa della condensa che lo ha costretto a gettare gli occhiali a metà della prima manche, anche se visto il passo di Musquin avrebbe comunque dovuto sudare sette camice per scavalcare il francese. Un po' come ha fatto il leader della KTM, che visto il passo indiavolato che aveva nella seconda batteria il tedesco della Suzuki Teka ha preferito farlo sfogare ed accontentarsi del posto d'onore sufficiente per garantirgli la vittoria del gran premio e un bel gruzzolo di punti per il campionato.


Dalla partita a tre che caratterizza l'attuale stagione è mancato per la terza volta consecutiva Jeffrey Herlings, che dopo aver confermato il suo potenziale vincendo la manche di qualificazione è stato messo ko da un problema meccanico nella prima batteria ed è stato protagonista di due cadute in quella successiva.

 

Zach Osborne e i due Kawasaki Jeremy Van Horebeek e Steve Frossard sono stati gli altri veloci protagonisti dell'ottava tappa iridata. Tra pochi giorni si va sulla sabbia lèttone, dove è ancora vivo il ricordo della prova di forza di Tonino che volava letteralmente sulle whoops di Kegums, oltre al suo battibecco con Desalle.


In Lettonia dovrebbero diventare più definiti i programmi delle Case per il 2011, anche se finché non verrà ufficializzato il calendario (che dovrebbe prevedere ben tre trasferte extraeuropee) è difficile che riescano a definire completamente budget e programmi. Intanto si parla di una presenza più consistente della Yamaha, richiesta dallo sponsor Monster Energy che il prossimo anno sarà partner ufficiale della Youthstream al posto della Red Bull, del debutto Husqvarna nella MX2 con la CR 250 che partecipa ora all'europeo, e di come la KTM sostituirà Musquin impegnato nei campionati Usa con la Casa austriaca.

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