intervista

Cairoli: "L'Italia meritava di più"

- E' stato un weekend che, con un sabato strepitoso, aveva fatto sognare l'Italia del Cross, ma poi le cose non sono andate come previsto. Cairoli ci spiega cos'è successo e in esclusiva la gallery della caduta | M. Zanzani, St. Jean d'Angely
Cairoli: L'Italia meritava di più

 

Peggio di così non poteva andare...
"Un sabato buono e una domenica da dimenticare per l'Italia. L'unico che si è salvato e ha fatto due belle gare è stato Guarneri. Sia io che Lupino tra sfortuna e foga...


La prima caduta sono andato interno alla curva però era molle e ho perso il davanti. Poi sono ripartito ultimo, dopo quattro giri ero già sedicesimo, stavo recuperando forte però ho fatto qualche errore e alla fine ho perso il davanti e ho fatto un bel volo e ho battuto il polso. Poi non sono potuto ripartire perché la moto si era spenta.

L'infortunio si è poi rivelato più grave del previsto, ho provato a ripartire la seconda manche, ma le fratture mi terranno lontano per un po'".


Rimane una bellissima manche nelle qualificazioni.
"Sì, abbiamo fatto una bella gara, il ritmo era molto alto, ma il sabato conta poco. Speriamo di rifarci l'anno prossimo perché l'Italia merita di più".

  • manes
    manes, brenna (CO)

    RAPTOR46

    Cosa stai dicendo? Ma hai visto le gare o no? L'han spinto all'interno ed ha centrato una balla di paglia. Ma pensi che un campione come Tony sia così stupido da centrare da solo una balla di paglia alla prima curva? Ma neanche uno del regionale. Non diciamo stupidate, grande Tony, sei un mito anche se è andata male.
  • armand60
    armand60, Sorbolo (PR)

    onore ai vincitori

    Dire che gli yankee non sono i + forti mi sembra un'eresia. Vincere 6 o7 Nazioni di fila non puo non significare nulla. Tecnicamente sono dei mostri e sopratutto non sentono la pressione proprio perchè da tanti anni nessuna squadra europea riesce a batterli. Corrono convinti di essere i + forti e questo alla fine paga. Forse avere Cairoli Desalle e Roczen nella stessa squadra in questo momento potrebbe voler dire vittoria, in tutti i modi noi abbiamo ancora bisogno di crescere e tanto. Seguire l'esempio Americano che ha squadre organizzate come Pro Circuit o Geico Honda che tutti gli anni cercano e supportano i ragazzi con + talento per poi lanciarli nel Supercross e aiutarli ad affermarsi campioni in patria o fuori. In America chiunque può comprarsi un pezzo di terra e costruirci su una pista per fare allenare il figlio o il ragazzino forte di turno. In italia non puoi neppure girare nelle carraie nemmeno se hai la moto bollata ed assicurata. Il primo problema il + grande di tutti è la nostra Federazione che non è in grado di garantire ai nostri ragazzi la possibilità di allenarsi e crescere senza doversi trasferire cissà dove. Continuare a sperare che da noi ogni 10 anni nasca un Tony o un David è veramente triste. Un grazie immenso comunque ai nostri ragazzi che come sempre quando vestono la maglia azzurra danno l'anima, girerà prima o poi sta sfortuna.
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