Il Mondiale Motocross approda in Brasile
Archiviato il GP di Guadalajara, ora è la volta del Brasile che attende la carovana iridata nello splendido impianto di terra rossa situato a Balneario di Penha, nello stato di Santa Catarina, distante un centinaio di chilometri da Florianopolis. Nonostante le previsioni meteo non siano molto favorevoli, in Sudamerica è appena iniziato il periodo invernale, la quinta tappa Mondiale si prospetta un successo di pubblico e di spettacolo così da dare un colpo di spugna alle polemiche della settimana precedente insorte in suolo messicano.
Location perfetta
I 22.000 biglietti della prevendita e lo splendido impianto di Beto Carrero sono gli ingredienti giusti per ridare smalto alla stagione che non è arrivata ancora ad un terzo del programma. L'arena che contiene i 1562 metri del tracciato è semplicemente perfetta, annaffiata abbondantemente dagli organizzatori ancora giorni prima dell'evento, ma sopratutto disegnata con accortezza lungo una parte piatta rettangolare dalla vocazione Supercross circondata da grandi tribune che nella parte superiore sconfina in un'altra zona più ridotta che si inerpica lungo una piccola collina adiacente al parco divertimenti che dà il nome alla pista e alla
località, costeggiata da riproduzioni di dinosauri e altri animali preistorici.
Tutti in lizza per la vittoria
Per questa puntata MX1 c'è più di un pilota sul sentiero di guerra, ad iniziare da David Philippaerts che in Brasile ha sempre ottenuto ottimi risultati, tra cui la vittoria dell'edizione dello scorso anno, e che dopo essersi imposto nella seconda manche messicana ha trovato la fiducia e la convinzione delle sue possibilità sino ad ora rimaste sottotono a causa di ripetuti episodi sfortunati. Vedremo cosa ne pensano Tony Cairoli, Clement Desalle, Christophe Pourcel, e Gautier Paulin che probabilmente ha ancora l'amaro in bocca per aver perso la seconda manche a causa di un problema meccanico che ha ammutolito la sua Kawasaki prima del via. Da vedere anche le condizioni di Evgeny Bobryschev, ancora alle prese con i problemi al pollice che lo hanno tenuto fermo nell'ultima prova.
C'è inoltre l'incognita Steven Frossard, che a Guadalajara ha gettato la spugna dopo aver battuto di nuovo il ginocchio infortunato in Bulgaria, così come quella di Mickael Lieb infortunato ad una mano in Messico la cui partecipazione alla gara MX2 è ancora incerta; tra l'altro questo fine settimana lo statunitense dovrà confermare o meno al team Yamaha UK se rimarrà col team di Steve Dixon sino a fine stagione visto che la sua partecipazione ai GP in sostituzione degli infortunati Osborne e Tonus scade con questa seconda trasferta extraeuropea.
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