Internazionali d'Italia MX. Nagl, Philippaerts e Gajser sguazzano nel fango umbro
Le prove sono state ritardate per la pista ghiacciata, ma poi il sole ha scaldato la terra che si è sciolta rendendo molto difficile ma non impossibile il lavoro dei piloti, tutti ad esclusione degli ufficiali KTM Pauls Jonass e Davi Pootjes che con una scelta discutibile hanno preferito non correre per evitare situazioni pericolose.
Tra le carreggiate mutevoli per tutta la giornata nella seconda tappa degli Internazionali d’Italia è emerso il neo acquisto Max Nagl, che ha sfruttato la sua guida pulita e redditizia, oltre che buone partenze, per assicurarsi il posto d’onore nella MX1 e una tutto sommato tranquilla vittoria della Elite. Ma il protagonista della classe regina è stato ancora una volta un rinato David Philippaerts, che è riuscito a concretizzare quella vittoria che era alla sua portata anche la settimana scorsa in Sardegna.
«Nella prima manche sono partito in testa, ho fatto il mio ritmo perché avevo delle linee migliori rispetto agli altri ed ho vinto senza problemi anche perché quando sei davanti in queste condizioni il tuo compito è facilitato. Nell’altra invece non avevo delle buone traiettorie tanto che a metà gara Febvre mi ha passato, ma dopo averlo seguito sono riuscito a scavalcarlo e ho mantenuto un buon ritmo che mi ha permesso di finire terzo. Sono davvero contento di questo mio debutto stagionale, devo ancora perfezionare la messa a punta della moto ma questi risultati in una pista così difficile mi danno una bella carica».
Il terzo gradino del podio MX1 è andato a Jeremy Van Horebeek, che dopo essere partito 5° ha mantenuto il suo passo con un occhio alla classifica e l’altro a salvaguardare la sua incolumità; nella Elite invece il belga della Yamaha è caduto alla partenza, e dopo essere ripartito nelle ultime posizioni ha mantenuto un passo simile a quello dei primi chiudendo la giornata con un onorevole 12° posto.
Buona anche la prestazione del compagno di squadra Romain Febvre, che dopo i due quinti di Riola questa volta si è ulteriormente migliorato mettendosi in evidenza con due quarti posti.
E Tony? Conscio del suo non eccezionale feeling col fango, Antonio Cairoli ha corso saggiamente limitando il suo potenziale minimo indispensabile, sufficiente comunque per vederlo al traguardo 5° in entrambe le frazioni. L’unico problema, se così lo si può considerare, è che al vertice della classifica della classe Elite è stato affiancato dal compagno di squadra Tommy Searle che al 6° della MX1 ha affiancato il secondo della frazione di chiusura. Entrambi gli ufficiali KTM arriveranno quindi alla tappa finale di Ottobiano col medesimo bottino di 180 punti, anche se il sabbioso tracciato pavese dovrebbe essere terra di conquista per il Tonino nazionale.
Gara sofferta invece per Davide Guarneri, ancora preso dalla messa a punto della sua TM, messo in difficolta anche da un terreno non particolarmente confacente al suo stile di guida che non gli ha permesso di fare meglio di 7° e 10°.
MX2
MX2 tutta all’insegna di Tim Gajser, che ha fatto man bassa di vittorie imponendosi nelle prove cronometrate, nella manche 250 e nella Elite dove ha ottenuto il miglior piazzamento di categoria; debutto stagionale alla grande per il pilota del team Yamaha Kemea Benoit Paturel, che si è assicurato la seconda piazza dopo aver tenuto a bada gli inseguitori azzurri Alessandro D’Angelo e Simone Zecchina terminati nell’ordine alle spalle del francese.
125
La 125 ha replicato il risultato sardo, con Gabriel Chetnicki e Ivan Petrov che si sono spartii una manche a testa e con il primo dei due che si è imposto nell’assoluta; terza posizione per il bravo Alex Lentini che ha preceduto Paolo Lugana.
Grande David!!!
bravo DP19