Neppure le difficili condizioni del tracciato tedesco martoriato dall’acquazzone della sera prima hanno tenuto a freno la determinazione di Tony Cairoli che si è aggiudicato l’apertura del GP di Germania persino con un discreto margine di sicurezza.

Per due giri ha inseguito il battistrada Tim Gajser, per poi involarsi verso la bandiera a scacchi una volta che l’ufficiale HRC è finito a terra dopo aver perso il controllo della moto all’atterraggio da un salto. La botta è stata così pesante che il campione in carica è stato inizialmente trattenuto dai commissari di pista in quanto sembrava in stato confusionale, poi è ripartito ma la mancanza di lucidità lo ha costretto a rientrare definitivamente ai box. Giornata nera quindi per la Honda ufficiale, che in mattinata durante le prove aveva già perso Evgeny Bobryshev anche lui protagonista di una brutta caduta atterrando da un salto. In seguito il ricovero in ospedale è stata accertata la frattura della clavicola destra.

Alle spalle di Cairoli ha chiuso l’ostinato Jeffrey Herlings, 6° al primo passaggio e poi costantemente all’attacco fino all’ultimo giro quando ha scavalcato anche Gautier Paulin costretto ad accontentarsi della 3ª piazza con un paio di secondi di vantaggio su Jeremy Van Horebeek il quale ha fatto tutta la gara davanti al compagno di squadra Romain Febvre.

Più contesa la qualifica MX2, che ha registrato il successo di Benoit Paturel arrivato costruito a tre tornate dalla conclusione dopo aver scavalcato Pauls Jonass. L’ufficiale KTM è così finito al posto d’onore con in scia Jeremy Seewer, mentre la 4ª posizione è andata all’ottimo Michele Cervellin rinvenuto dall’8° posto. 9° invece Samuele Bernardini che l’ha spuntata su Thomas Kjer Olsen passato al comando a metà gara ma poi autore di un errore che ha pagato caro.

13° invece Ivo Monticelli, mentre il debutto in sella alla Kawasaki del leader dell’Europeo 250 Morgan Lesiardo si è concluso in 22ª posizione in attesa di prendere confidenza con il ritmo superiore della MX2.

CLASSIFICHE