La stagione MXGP continua ad essere fantastica e così le prestazioni di Tony Cairoli che anche sulla dura e cupa terra tedesca è riuscito a dettare legge portando a ben 80 i suoi GP vinti a partire da quella della Repubblica Ceca nel 2004. Per assicurarsi la sua terza affermazione oltre ad aver dato lustro alla sua eccellente competitività ha sfruttato anche la sua lunga esperienza.

Nella prima manche, dopo essere rimasto al comando per quattro giri, ha preferito non replicare alla pressione di Jeffrey Herlings che gli ha strappato il ruolo di battistrada e ha lasciato l’olandese tranquillo alla testa del gruppo. Ma verso fine gara, per non dare un vantaggio psicologico al mattatore di Kegums sul finale ha allungato il passo portandogli in scia anche se conscio che un contatto ravvicinato per strappargli il primo posto sarebbe stato troppo rischioso.

Nella seconda manche ha avuto la strada spianata dalla partenza in testa. Dopo il via al comando ha fatto una gara impeccabile che lo ha premiato con la vittoria assoluta perché a parità di punteggio si premia il miglior piazzamento della seconda manche.

Herlings si è infatti dovuto accontentare del secondo posto dopo essere rinvenuto con determinazione dalla 5 posizione, chiudendo il GP 2° davanti a Gautier Paulin e piazzandosi al 5° in campionato a soli 5 punti da Jeremy Van Horebeek che in Germania è terminato solo 10° per i danni alla frizione riportati nella caduta della frazione di chiusura. Questa volta ha fatto meglio il compagno di squadra Romain Febvre, 5° alle spalle del regolare Clement Desalle.

Giornata da dimenticare invece per Tim Gajser, che ha ricordato quelle frustranti passate da Herlings ad inizio stagione. Dopo la pesante caduta in Lettonia e quella nelle giornata d’apertura della prova tedesca, lo sloveno si è ritrovato con un forte dolore alla schiena che avrebbe richiesto almeno una giornata di riposo. L’ufficiale HRC invece ha stretto i denti, e supportato da un trattamento di antidolorifici si è ugualmente schierato dietro al cancello di entrambe le manche facendo il miracolo e accumulando addirittura  20 punti utili in ottica campionato.
 

MX2

Entusiasmante anche la MX2, che ha riportato alla ribalta Jeremy Seewer salito sul gradino più alto del podio con la vittoria della prima manche e la 4ª posizione in quella successiva; lo svizzero ha preceduto il compagno di squadra australiano Hunter Lawrence e Pauls Jonass che questa volta ha pensato un po’ troppo alla sua posizione al vertice del campionato.

4° Thomas Covington vincitore della seconda frazione, seguito da Kjer Thomas Olsen che dopo il 3° iniziale ha compromesso il risultato complessivo per una caduta in chiusura. Bravo Michele Cervellin, che dopo l’incidente alla mano ora che ha ripreso gli allenamenti sta riportandosi ai risultati consoni al suo potenziale. Peccato che dopo l’ottimo 6° della prima manche il veneto della Honda non è riuscito a ripetersi per un soffio, a causa di un errore verso la chiusura della seconda frazione dove ha perso un paio di posizioni tagliando il traguardo 8° e terminando la giornata 7° assoluto.

Buono anche il 15° di Simone Furlotti, che avrebbe potuto sfiorare i top ten se non fosse stato costretto al ritiro in Gara 1, mentre Samuele Bernardini è rimasto sempre nelle retrovie finendo 18°. Altre soddisfazioni azzurre sono arrivate dalla prova d’apertura dell’Europeo 150 che ha registrato la doppietta del siciliano Andrea Adamo.

CLASSIFICHE

GARA 2

GARA 1