A distanza di 14 lunghe stagioni molte piacevoli ma alcune anche sofferte, Jeffrey Herlings si è ripreso una fantastica rivincita sul circuito che ha ospitato il GP della Bulgaria che lo vide in una delle prime volte sulla sella da cross al di fuori del suo paese natale in un terreno duro che per lui era del tutto ostico.

I tempi sono cambiati, e mentre allora aveva solo 10 anni e i suoi avversari li vedeva da dietro, questa volta ha avuto la soddisfazione di firmare un ennesimo capolavoro che gli ha permesso di portare il suo vantaggio in classifica su Tony Cairoli a 73 punti.

Ma più che i numeri aritmetici quello che ha impressionato sono stati quelli che ha fatto sulla moto facendo letteralmente il bello e cattivo tempo in entrambe le manche, che hanno tra l’altro avuto lo stesso sconcertante svolgimento. Ovvero partenza in seconda posizione, poche centinaia di metri per mettere a punto il passo, apertura del turbo, mossa vincente per scavalcare il battistrada e poi pieno controllo degli inseguitori che non hanno potuto altro che inchinarsi di fronte al suo pazzesco ritmo e controllo di gara.

Da parte sua Cairoli con il crociato posteriore stirato in svizzera che oltre che fisicamente lo penalizzava a livello psicologico, ha infilato un’altra delle sue perle visto che nonostante la menomazione è stato tra i protagonisti della 17ª tappa chiudendo 8° la prima frazione dopo aver rimontato alcune posizioni e addirittura 2° la successiva dove è rimasto alle spalle di Herlings per tutta la gara: chapeau!

Il messinese ha mancato il podio per una manciata di punti dal sempre regolare Clement Desalle che si è aggiudicato la 3ª piazza dietro al bravo Tim Gajser terminato 2° e 3°, mentre alle spalle di Tonino hanno invece chiuso i francesi Romain Febvre e Gautier Paulin; 11° Alex Lupino nonostante il ginocchio dolorante infortunato in qualifica.

Dopo la prova di forza di Pauls Jonass nella prima manche dove ha piegato il leader Jorge Prado, la manche di chiusura la MX2 ha risvoltato la classifica per via della caduta del campione in carica lettone che con un braccio sofferente e la leva della frizione piegata si è dovuto accontentare del 3° posto lasciando via libera al compagno di scuderia spagnolo che grazie al 2° posto iniziale e alla vittoria della batteria conclusiva si è aggiudicato il GP davanti a Jonass e ad Hunter Lawrence.

Assente Michele Cervellin per problemi fisici, il miglior risultato azzurro è stato quello di Samuele Bernardini che ha concluso 11°. Con un 1° ed un 2° posto il francese del team Honda Redmoto Assomotor Mathys Boisrame si è aggiudicato sia il GP che il titolo Europeo 250 con una gara in anticipo, dopo aver prevalso sul connazionale Tom Vialle e sull’olandese del team ASTES4-Tesar Roan Van De Moosdijk; 5° Matteo Puccinelli e 6° Nicholas Lapucci. La EMX300 è invece andata a Brad Anderson che ora è ad un passo dal titolo.