Dopo la prima manche (e le qualifiche) del GP di casa Herlings si è aggiudicato matematicamente il titolo MXGP 2018. E con questo fanno quattro. Non poteva essere diversamente, dopo che il campionato su 18 GP lo aveva visto vincere 16 GP, due volte “accontentarsi” del posto d’onore ed una non essersi presentato al cancello per infortunio. Ma Jeffrey Herlings la corona d’alloro della classe regina se l'è guadagnata nel migliore dei modi, di fronte al pubblico di casa e con la 14ª doppietta stagionale che ha fatto esaltare gli spalti gremiti dell’autodromo di Assen.

Soddisfazione piena per l’ufficiale KTM che nella prima manche ha scavalcato al primo giro Tony Cairoli e si è involato verso al prima affermazione della giornata dopo aver chiuso con quasi 40 secondi di vantaggio sul messinese, mentre nella successiva si è dovuto far largo dalla 5ª posizione per strappare di nuovo le leadership a Cairoli  a metà gara, complice anche un doppiato che ha fatto perdere il ritmo al campione uscente.

Da parte sua Antonio ha poco da recriminarsi visto l’ottima prestazione che ha comunque fatto considerando tutti i suoi acciacchi fisici sia alla mano che al ginocchio, visto che è ugualmente stato capace di lasciarsi alle spalle tutto il resto della truppa. In entrambe le manche si è infatti piazzato dietro al neo iridato, chiudendo la giornata secondo assoluto che è anche la posizione matematicamente assicurata in campionato.

Il terzo gradino del podio è andato allo sconsolato Max Anstie, che, nonostante l’eccellente risultato, non ha tuttora una sistemazione per il 2019 proprio come il connazionale Shaun Simpson. E anche lo scozzese si è distinto per la buona prestazione, concretizzatasi in un 6° posto assoluto dietro a Glenn Coldenhoff e Tim Gajser; 13° Alex Lupino al termine della tappa sabbiosa conclusa prima 14° e poi 15°.

MX2

Una caduta al via della prima manche MX2 ha invece messo a rischio la rincorsa di Pauls Jonass al leader Jorge Prado, visto il campione in carica è riuscito a recuperare solo sino ad 8° mentre lo spagnolo aveva tagliato per primo il traguardo. All’iberico sarebbero bastati infatti 11 punti in più del lettone per far si come per Herlings e dare il commiato alla stagione con una prova in anticipo.

Nonostante la seconda affermazione per Prado, il titolo è stato rinviato alla tappa di Imola in quanto Jonass pur con un po’ di difficoltà ha chiuso la frazione 6°, riuscendo quindi a mantenere un distacco di 45 punti con i 50 ancora a disposizione nella puntata del Gran Premio d’Italia.

Alle spalle di Prado si sono piazzati l’accoppiata Husqvarna formata da Thomas Covington e Thomas Olsen, Calvin Vlaanderen e Ben Watson. Dal girone dantesco del continuamente mutevole tracciato olandese è emerso anche il fantastico Michele Cervellin che si è confermato ai massimi livelli in questo suo fine di stagione meritandosi due settimi posti grazie ai quali ha meritato la stessa posizione anche nella classifica di giornata.

I colori italiani hanno brillato anche nella WMX, che ha visto Kiara Fontanesi imporsi con determinazione anche nella seconda manche passando così in testa al campionato, sfruttando anche l’assenza dell’infortunata Duncan, che ora comanda con 8 lunghezze di vantaggio sulla Nancy Van De Ven. E sarà anche in questo caso il circuito imolese a decretare chi la spunterà tra le due contendenti al titolo.

La EMX125, andata al pilota di casa Raivo Dankers, ha invece visto Mattia Guadagnini questa volta un po’ in difficoltà chiudere 5° assoluto, mentre l’Europeo 250 è terminata in favore dell’australiano Jett Lawrence mentre il miglior risultato azzurro è stato quello di Alberto Forato terminato 7°.

CLASSIFICHE

MX2