SHANGAI - L’inedito tracciato di Shangai ha fatto subito una dura selezione tra i contendenti dell’ultima tappa iridata, prima dell’atteso Motocross delle Nazioni. Il motivo? Il fondo piuttosto morbido nello strato superficiale, che ha reso difficile il controllo della moto e ha portato i piloti alla loro pazzesca velocità raggiunta al giorno d’oggi nei GP a fare molti errori.

Il primo a farne le spese è stato il fresco campione del mondo Tim Gajser, che, dopo essere stato il più veloce nelle prove cronometrate ed essere partito al comando della qualifica 450, nel corso del primo giro è scivolato ed è caduto anche in quello successivo, ritrovandosi a rincorrere il gruppo col ruolo di fanalino di coda, chiudendo la manche all’11° posto.

Che il terreno mettesse un po’ in soggezione i piloti lo ha confermato anche Jeffrey Herlings, il quale, nonostante la sua scontata competitività sottolineata dal suo secondo tempo nelle crono in gara, è spuntato 6° ed ha tagliato il traguardo guadagnando una sola posizione, avendo preferito correre senza forzare troppo il passo.

Ne ha così approfittato Glenn Coldenhoff, che, dopo essersi trovato in mano il ruolo di battistrada, ha mantenuto i nervi saldi sino alla fine, concludendo davanti a Arminas Jasikonis, Jeremy Seewer e Pauls Jonass.

Dopo aver rifilato quasi un secondo e mezzo alla seconda guida KTM Tom Vialle nelle cronometrate, Jorge Prado ha compiuto la sua solita cavalcata solitaria verso la bandiera a scacchi, che lo ha visto primeggiare davanti al suo compagno di squadra, a Calvin Vlaanderen e al transalpino della Yamaha SM Action, Maxime Renaux.

Gara difficile invece per i piloti della Husqvarna Maddii Racing, Mattia Guadagnini e Alberto Forato, autori entrambi di errori che li hanno portati a chiudere rispettivamente 13° e 14°.

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