La veloce e scivolosa pista di Orlyonok ha fatto le sue prime vittime già nella prima giornata di gara: la tappa russa ha infatti visto da una parte lo scatenato ufficiale Yamaha Monster Energy Romain Febvre aggiudicarsi la qualifica con una partenza in testa ed una corsa solitaria sino al traguardo, nonostante fosse reduce da una fastidiosa influenza che gli aveva impedito di allenarsi; d'altra parte abbiamo visto un Tony Cairoli competitivo ma sfortunato, visto che al 9° passaggio, mentre era 4°, è caduto pesantemente a terra ed ha preso la via dei box per gli acciacchi riportati.

Della sua caduta ha fatte le spese anche Clement Desalle, che gli era in scia ed ha perso una posizione non riuscendo ad evitare la KTM del nove volte iridato, e chiudendo 6° dietro a Jeremy Seewer. Terminato a neanche due secondi dal vincitore, Tim Gajser è rimasto soddisfatto della sua bella rimonta dalla 6ª piazza, con un forcing finale che gli ha permesso di terminare con 12 secondi di margine su Gautier Paulin e Max Anstie.

Conscio del non doversi cacciare in situazioni imbarazzanti, Jeffrey Herlings non ha forzato, cercando di ottimizzare la sua guida al ritmo di gara e accontentandosi del 16° posto; poca fortuna, invece, per Ivo Monticelli, ritirato per noie meccaniche.

Priva di colpi di scena invece la MX2, con Jorge Prado che ha fatto vedere quali sono le sue intenzioni scavalcando al primo giro il battistrada e involandosi sicuro verso il traguardo, dove ha preceduto Thomas Olsen, Jago Geerts, Mitch Evans e l’ottimo Michele Cervellin, rimasto 5° per tutta la gara.

A Roan Van De Moosdijk la EMX250, che purtroppo ha registrato una spettacolare scivolata del leader Alberto Forato, mentre era 10° in recupero dalle retrovie dopo una brutta partenza, che non è così riuscito a fare meglio di 14°; bravo Giuseppe Tropepe, 6°.

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