L’unico rimorso rimasto a Jorge Prado a fine gara è di non aver potuto festeggiare con le migliaia di suoi tifosi che se non fosse stato per il Covid-19 avrebbero certamente riempito gli spalti della neonata pista madrilena di Intu Xanadú-Arroyomolinos. La gioia del pilota della KTM De Carli è stata comunque talmente tanta da aver toccato il cielo con un dito, prima con la moto vista la sua velocità pazzesca, e poi sul gradino più alto del podio. Perché la sua è quella che si può considerare la giornata perfetta, considerato che in entrambe le manche è partito in testa e si è involato praticamente solitario e senza curarsi degli inseguitori verso il traguardo dove l’ha aspettato la sua prima doppia affermazione nella classe regina. Un successo strepitoso, visto oltretutto che la pista piuttosto veloce e cosparsa di canali non era affatto facile, che il due volte iridato ha costruito con quella forza di volontà fotocopia di quella del compagno di squadra Tony Cairoli grazie alla quale si è definitivamente lasciato alle spalle quello sfortunato e doloroso inverno dove era stato protagonista di due seri incidenti.

L’unico ad aver cercato di mettergli i bastoni tra le ruote è stato Tim Gajser nelle prime battute di Gara 2, ma il leader sloveno vista la determinazione del pilota di casa ha avuto riguardo per la sua posizione in campionato e ha pensato bene di non rischiare oltre il consentito accontentandosi del posto d’onore che sommato a quello riportato nella frazione precedente gli ha permesso di allungare nei confronti di Cairoli di 24 punti.

Purtroppo, il siciliano questa volta non ha trovato i bandolo della matassa riuscendo a farsi spazio con difficoltà dalla serrata mischia, chiudendo solo 7° la prima manche in recupero dall’11ª piazza e 6° quella di chiusura nella quale ha mantenuto la stessa posizione per tutto il tempo. Il 3° gradino del podio è andato al grintoso Romain Febvre, anche lui miracolosamente ripresosi dall’infortunio di inizio stagione, il quale al posto d’onore iniziale ha sommato un ulteriore 3° posto che gli ha permesso di spuntarla su Glenn Coldenhoff e sul compagno di squadra Clement Desalle.

Giornata storta invece per Jeremy Seewer, protagonista di una spettacolare cappottone a metà prima manche per fortuna conclusosi senza grosse conseguenze ma che ha pesato sul suo risultato finale composto da un 10° ed un 5° posto; ancora peggio è andata all’ufficiale HRC Mitch Evans, autore del 3° miglior tempo nelle cronometrate ma che in Gara 1 mentre era 4° è atterrato male da un salto e nella caduta si è procurato la frattura del polso sinistro.

Nonostante il promettente 6° tempo in prova, il marchigiano della GASGAS Ivo Monticelli non ha raccolto quanto sperava causa due partenze nelle retrovie da dove è rinvenuto prima sino alla 13ª e poi sino alla 12ª posizione.

MX2

La MX2 è andata a Tom Vialle che ha dominato la prima manche e si stava pregustando anche la vittoria della seconda se non che dopo aver contenuto gli attacchi di Jago Geerts praticamente sino alla fine all’ultimo giro quando un piccolo errore lo ha costretto a cedere la vittoria della seconda frazione al fiammingo.

Il francese della KTM ha comunque soffiato altri 8 punti al pilota Yamaha, e ora può contare sul sostanzioso vantaggio di 52 lunghezze. Dietro al tandem protagonista di questa stagione ha concluso il portacolori Husqvarna Thomas Olsen, Roan Van De Moosdijk, Maxime Renaux e Jed Beaton che ha mantenuto la 3ª piazza in campionato.

12° Alberto Forato penalizzato da due brutte partenze, mentre Morgan Lesiardo al debutto con la Honda del team 114 di Livia Lancelot ha ottenuto un promettente 15° posto.

Classifiche

Gara 1

GARA 1