MX. Gli Up & Down dal GP di Inghilterra
MX1
David Philippaerts: molto "up". Vince il suo primo GP di questa stagione forse nel momento cruciale del campionato. La prima vittoria coincide con il recuperare la seconda posizione in classifica generale a 34 punti da Cairoli. Soffre la maggiore velocità di Nagl ma lo ammette chiaramente al termine della gara dimostrando comunque una grande forza interiore e soprattutto il pieno controllo della situazione. La prossima settimana in Francia vorrà ripetersi.
Antonio Cairoli: "down & up". A terra, nel vero senso della parola, dopo la caduta di sabato in qualifica. Un contatto in partenza quando era nelle prime posizioni lo ha steso ed è stato letteralmente investito da altri piloti che seguivano. Una fortuna che è riuscito a partecipare alla gara della domenica conquistando comunque punti preziosissimi per l'economia di un campionato che deve disputare la seconda metà.
Maximilian Nagl: molto "up". Il tedesco, che passa più tempo insieme a Stefan Everts che nel letto di casa propria, inizia a capire la "cura" di Mr. Motocross. Sistemata "la testa", per sua stessa ammissione, il fisico regge bene e la velocità dimostrata gli permette di poter puntare in alto. Se troverà una buona consistenza nei risultati sarà un osso duro per tutti da qui a fine campionato.
Clement Desalle: sempre più "up". Genio e sregolatezza fino a qualche tempo fa, il diciannovenne belga sembra maturare di gara in gara. Nelle due manche in Inghilterra ha provato più volte ad attaccare anche Philippaerts ma senza successo e soprattutto senza quella foga che, poco tempo fa, lo avrebbe portato di certo a commettere errori. Aspettiamoci che arrivi presto al successo.
Mickael Pichon: ancora "Up". La classe non è acqua ed il due volte campione del mondo è sceso in pista senza timori reverenziali verso i rampolli che ai suoi tempi (fino a tre anni fa), erano ancora degli scalpitanti ragazzini che si divertivano a "giocare" al motocross. Con una condizione fisica adeguata, cosa potrebbe combinare "the Rocket"? forse in Francia, la settima prossima una prima riposta, almeno parziale a questa domanda, potrebbe darcela lui stesso.
MX2
Marvin Musquin. "Up & Up". Polemiche sul cambiamento di squadra a parte, il francesino ha dimostrato che cambiando "cavallo" ha migliorato le sue prestazioni. Per la prima volta in carriera vince il GP con una doppia vittoria di manche ed alla prima gara con una moto completamente nuova. Il suo vantaggio in classifica su Paulin è salito a quindici punti. Non sono tanti ma il morale è altissimo, dopo aver ricevuto la fiducia della squadra ufficiale KTM.
Gautier Paulin: Comunque "Up". Dopo i GP di Portogallo e Spagna si è ritrovato ed ha fatto una grande gara. Contro il Musquin dell'Inghilterra c'era ben poco da fare ma ha di certo intuito che potrà contrastarlo da qui a fine campionato. Ci sono da disputare 8 GP e sedici manche in totale ma la guerra di nervi tra i due, sembra essere gia iniziata
Steven Frossard "Up & Down": forse pecca di troppo allarmismo quando gli arrivano dietro i suoi avversari ed invece che preoccuparsi di andare a prendere i piloti che lo precedono, attaccando, si ritrova a dover difendere. Se inizia a guardare avanti arriverà presto al vertice.
Davide Guarneri: assolutamente "Down". È arrivato a Mallory Park con cinque punti da recuperare sulla testa della classifica di campionato. Torna a casa con la "coda tra le gambe" che si materializza in 26 punti di ritardo. In gara 1 tiene "botta" fino al termine conquistando il quarto posto mentre in gara 2 sbaglia l'impossibile. Da quarto a dodicesimo nel primo giro non riesce più a guidare in maniera fluida ed il calo fisico lo attanaglia da metà manche in poi. Da rivedere la sua condizione proprio a ridosso di una pista (Ernée) che lo potrebbe favorire per recuperare terreno sui primi.
Manuel Monni: finalmente "Up": due gare prive di errori e soprattutto lontano dai guai, hanno fatto la differenza. Manuel risale la classifica di campionato fino al nono posto ma soprattutto riprende a credere nelle sue capacità dopo un periodo "nero". La velocità in pista non gli manca di certo ma deve andare alla ricerca di una continuità che gli faccia prendere punti "pesanti" ad ogni gran premio, poi i conti si faranno alla fine.
Deny Philippaerts - Marco Maddii: sempre più "Down". Non ci sono segni di miglioramento dei due ragazzi. La zona punti è sempre lontana ed il ritmo di gara sembra essere troppo blando per poter ambire a posizioni di rilievo. Ci vuole una bella scossa per poter raggiungere in fretta qualche risultato positivo.
Enzo Tempestini