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MX. Gli Up & Down dal GP della Spagna

- Primo GP sotto il caldo torrido: ecco chi è riuscito a rimanere agganciato alla colonnina di mercurio e “salire” con le temperature. E chi invece è rimasto al palo...


MX1
David Philippaerts
: nettamente "up". Arrivava in Spagna con il dito malconcio e senza aver mai usato la moto dopo l'incidente del Portogallo. Ma un campione è tale, anche e soprattutto se riesce a sopperire anche a queste cose. Due volte al terzo posto, ha dimostrato di avere una gran voglia di continuare a lottare fino in fondo per difendere il titolo di campione del mondo. 40 punti messi nel carniere. Di certo avrebbe messo la firma sul secondo posto nel GP.

Antonio Cairoli: "down & up". Dopo la qualifica di sabato ci si poteva aspettare un monologo in entrambe le manche e Tony era consapevole di poterci riuscire. Forse la sicurezza dei propri mezzi, forse la troppa foga: fatto sta che Antonio, in gara 1 ha commesso due errori. Al secondo giro, mentre era all'attacco di Mackenzie per la seconda piazza, i due si sono centrati proprio nel mezzo di un incrocio di traiettorie e sono volati a terra. Contatto di gara, ci può stare. Quello che non ci doveva stare era la caduta a cinque giri dal termine quando, per sua stessa ammissione, ha commesso un errore che per poco non coinvolge anche Coppins ed è caduto pesantemente a terra. La botta rimediata poteva avere conseguenze anche più gravi ed è stata una vera fortuna che Tony si sia rialzato acciaccato si, ma tutto intero.

Jonathan Barragan: molto "up". Lo spagnolo è ritornato vincente, come in Olanda. L'infortunio patito alla spalla, in allenamento, sembra cosa passata e sarà un osso duro per tutti da qui a fine stagione. La sua consistenza su ogni tipo di terreno lo porta al momento ad essere il maggior candidato per poter contrastare Cairoli nella lotta al titolo. Deve soltanto credere in se stesso fino in fondo ed al termine della stagione lo troveremo di certo nei piani alti della classifica.

Joshua Coppins: inesorabilmente "down". Il neozelandese, che ha deciso di prolungare anche per quest'anno la sua attività agonistica nel tentativo di vincere il tanto agognato titolo iridato, non è in condizione. È palese che Josh soffra un calo fisico dai trenta minuti di gara in poi. Il suo stile, sempre impeccabile, cambia radicalmente quando vengono a mancargli le forze e si vede lontano un miglio che Josh soffre questa situazione. Deve dare una bella "sferzata" alla sua stagione se vuole recuperare in fretta i punti di svantaggio che lo separano dal vertice della classifica.

MX2
Jeremy Van Horebeek: "Up" e vincente. Un altro prodotto del vivaio KTM che è riuscito ad affermarsi per la prima volta in un GP iridato. Diciannove anni e mezzo, privo di grandi remore nei confronti dei suoi avversari e soprattutto verso quello che potremmo anche definire suo "capo squadra", Rui Goncalves, ha meritato la vittoria su un terreno che non è proprio il suo forte. Farà parlare di lui a lungo.

Rui Goncalves: "Up & Down". Ha trovato sulla sua strada un Van Horebeek in grande forma ma ha compromesso la sua gara "perfetta" cadendo nel corso della seconda manche dopo che aveva dominato la prima frazione. Ha recuperato quasi tutto il gap che lo separava dalla vetta della classifica generale ed inizia a crederci davvero.

Anthony Boissiere: tanto "Up". Praticamente al debutto mondiale dato che si era infortunato a Faenza ed a Valkenswaard senza disputare nemmeno una manche fino ad ora, il francese ha dimostrato di non aver perso lo smalto che aveva caratterizzato il suo finale di stagione 2008. Da qui alla fine potrebbe anche fare da "ago della bilancia" per il titolo iridato.

Davide Guarneri: incredibilmente "Up". Incredibilmente perché la leadership del campionato è a solo 5 lunghezze e Davide, fino ad ora, non è riuscito ad imbroccare la giornata giusta davvero. In Spagna ci ha provato fin dal sabato quando è andato a dominare la qualifica ma poi in gara non è stato capace di dare un bel "colpo di gas" e magari a due mani per poter fare sue posizione di vertice. Il "pota" c'è ed a breve arriveranno dei tracciati a lui favorevoli (Francia e Germania); lo aspettiamo sul podio.

Gautier Paulin: Inesorabilmente "Down". Ha perso la leadership della classifica di campionato a vantaggio del connazionale Musquin con una gara compromessa fin dal sabato con una caduta. In gara 1 è partito ultimo ma non è riuscito ad effettuare una rimonta adeguata concludendo al sedicesimo posto. Coinvolto nella caduta di gruppo allo start della seconda manche, si è fatto notare soprattutto per essere stato raggiunto da un Manuel Monni, in grande recupero, che lo ha letteralmente surclassato relegandolo alle sue spalle di tre posizioni.

Manuel Monni: come sempre "Up & Down". Buona la qualifica del sabato (ottavo) altrettanto la prima manche della domenica (ancora ottavo al termine) ma è stato la causa, ovviamente involontaria, della caduta al via della seconda manche. Anche se non si è perso d'animo ripartendo attardatissimo, Manuel ha rimontato fino al quattordicesimo posto ma da lui, in Spagna, era lecito aspettarsi di più. Il campionato è ancora lungo ed il perugino saprà di certo riscattarsi.

Deny Philippaerts - Marco Maddii: inesorabilmente "Down". Non ci siamo, il mondiale è tosto e per emergere bisogna darci dentro alla grande. Le capacità dei due ragazzi sono indubbie, ma per farsi valere all'interno della scalmanata bolgia della MX2 bisogna dare di più!

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Enzo Tempestini

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