L’apertura di quella che può essere la tappa decisiva della stagione MXGP ha dato ragione a Tony Cairoli che ha dimostrato di trovarsi a suo perfetto agio sulla difficilissima pista di sabbia realizzata all’interno dell’autodromo di Assen.

Secondo nella manche cronometrata dietro al pilota di casa Glenn Coldenhoff, nella batteria selettiva il siciliano al primo giro ha passato il compagno di squadra olandese ed ha praticamente fatto gara a se in testa al gruppo sino al traguardo. Seconda piazza per la seconda guida KTM, protagonista anche della scorsa edizione con i colori Suzuki, che ha preceduto i belgi Clement Desalle e Jeremy Van Horebeek.

Partito 7°, Tim Gajser se l’è presa con filosofia per non incorrere in errori ed ha chiuso nella stessa posizione dopo una scivolata che ha annullato la rimonta di due posizioni che aveva fatto fino al 5° giro.

MX2

Dopo aver fatta sua la pole con 8 decimi di secondi in meno del connazionale Calvin Vlaanderen, a metà gara Jeffrey Herlings si è vista sfuggire una possibile vittoria dovuta al ritiro causato da problemi meccanici mentre era in scia al battistrada Jorge Prado che si è assicurato così la vittoria davanti ai due olandesi del team HSF Logistic Vlaanderen e Bogers. Bravo Michele Cervellin, che se l’è cavata egregiamente sulle infide e stressanti buche di sabbia chiudendo 11°; solo 19° invece Samuele Bernardini.

Con il 4° posto ottenuto al termine della prima manche WMX vinta dalla neo zelandese Courtney Duncan, Livia Lancelot si è aggiudicato il suo secondo titolo Mondiale femminile; seconda piazza per Kiara Fontanesi che in mattinata era stata la più veloce nei tempi cronometrati.