La tensione ha tradito Tim Gajser, che non è riuscito a festeggiare il suo secondo titolo consecutivo nella giornata che poteva essere decisiva e che invece si è rivelata una delle più sfortunate della stagione.

Sul tracciato di sabbia reso ai limiti della praticabilità da un violento acquazzone abbattutosi a metà mattinata, il pilota della Honda-Gariboldi è stato protagonista già nella prima manche di alcune scivolate che lo hanno relegato al 12° posto, ma quella che ha pesato sul suo ruolino di marcia è arrivata al 9° giro della frazione successiva in quanto, una volta rialzatosi, è stato costretto ad abbandonare la gara per la rottura del freno anteriore e del cavo dell’acceleratore.

Della sua giornata storta nel ha ovviamente beneficiato Tony Cairoli, che pur sommando anche lui qualche errore (chi non ne ha fatti d’altronde in una circuito così martoriato?) ha sommato un iniziale 4° posto alla vittoria della seconda frazione. Grazie a tali piazzamenti, il messinese è riuscito a rosicchiare 32 punti al leader sloveno, dal quale ora è staccato di 65 lunghezze.

Il miglior piazzamento di giornata è però stato quello di Clement Desalle, il quale dopo una incredibile serie di infortuni che hanno gli hanno reso un calvario le ultime due stagioni è riuscito finalmente a far valere il suo potenziale con due meritati posti d’onore, l’ultimo dei quali conquistato a denti stretti dopo il rush finale di Glenn Coldenhoff perdurato per tutto l’ultimo giro.

L’olandese, mattatore della scorsa edizione, si è invece messo in evidenza tagliando 3° il traguardi in entrambe le batterie prevalendo così su Max Nagl, Jeremy Van Horebeek e lo sfortunato Shan Simpson che dopo aver vinto la prima manche nella seguente è caduto alla partenza ed ha chiuso 16°; solo 9° invece Romain Febvre, che per tutto il weekend non è riuscito a trovarsi a proprio agio sulla sabbia olandese.

MX2

Pronostici rispettati invece nella MX2, anche se per salire sul gradino più alto del podio Jeffrey Herlings ha dovuto sudare sette camicie, soprattutto a causa delle partenze non felicissime dovute al posto nelle ultime posizioni al cancello di partenza che gli è spettato per il ritiro in qualifica. La sua grandezza gli ha però permesso di dare soddisfazione ai suoi tanti tifosi, che hanno sostenuto la sua fantastica rimonta in Gara 1 da metà gruppo sino alla seconda piazza, e l’avvincente affermazione nella 2ª manche ottenuta dopo aver avuto ragione sul compagno di squadra Jorge Prado.

Grazie alla giornata da dimenticare di Jeremy Seewer, solo 14° assoluto, il capoclassifica olandese si è portato a quota 76 punti di scarto nei confronti dello svizzero della Suzuki. Dietro ad Herlings hanno concluso il connazionale Brian Bogers, il sorprendente Prado e Max Anstie che nella prima manche è rimasto ultimo alla partenza a causa di una caduta. 13° Samuele Bernardini, mentre Michele Cervellin si è visto compromettere il risultato finale a causa di noie tecniche che lo hanno costretto al ritiro nella prima manche per poi tagliare il traguardo 15° nell’altra.

La seconda manche della classe femminile è andata alla pilota di casa Nancy Van De Ven che ha prevalso su Courtney Duncan e sulla neo campionessa Livia Lancelot. Sfortunata Kiara Fontanesi, ritirata dopo essere invischiata in un mucchio in salita dovuto alla spessa coltre scivolosa.

CLASSIFICHE

MX2