In conferenza stampa Jeffrey Herlings ha spiegato che il sogno di ogni pilota è vincere un titolo Mondiale della classe regina, ma il massimo lo è poterlo fare davanti al pubblico di casa come potrebbe essere se mantiene questo suo ruolino di marcia, oltretutto con una gara in anticipo.

Anche sulla terra svizzera l’olandese ha fatto il bello e cattivo tempo, con la sua solita fame di vittoria che gli ha permesso di aggiudicarsi la sua 13ª tappa iridata (in due è terminato al posto d’onore mentre ad Ottobiano non ha corso per infortunio) firmando la sua 11ª doppietta stagionale.

Desalle, Febvre, Gajser e Cairoli hanno provato a frenare le sue ambizioni, ma di fronte alla sua scioccante supremazia non c’è stato proprio nulla da fare. Nella prima manche l’ufficiale Kawasaki lo ha scavalcato al primo giro per poi andare “a passeggiare” solitario in testa al gruppo tagliando il traguardo cinque secondi in anticipo sul belga, nell’altra si è dovuto spremere un po’ di più in quanto il vallone ha avuto un bel passo per i primi dieci minuti, ma poi ha aperto il turbo esibendosi in un’altra cavalcata vittoriosa grazie alla quale ha aggiunto altri 50 punti nella graduatoria iridata.

Tony Cairoli

La sua giornata infallibile è coincisa con quella difficile di Tony Cairoli, che aveva aperto la trasferta elvetica con la bella affermazione in qualifica ma che non si è potuto ripetere a causa di una caduta al 4° giro della prima manche poco dopo aver scavalcato Febvre ed essere alla caccia di Desalle che si trovava alle spalle di Herlings. Arrivato lungo su un salto, nella frenata la moto gli si è spenta col risultato di perdere l’equilibrio e capottare in avanti. Fortunatamente ha contuso solo il ginocchio destro, ma è stato sufficiente per spezzargli il ritmo e togliergli la serenità per continuare nella sua rincorsa al capoclassifica riuscendo stringendo i denti a portare a casa l’8° posto, oro considerate le sue condizioni.

Ovviamente la seconda è stata un calvario, ma la sua forte tempra lo ha aiutato a tenere stretta la 5ª piazza sino a metà gara, quando poi il dolore si è fatto sempre più forte dovendo quindi lasciare passare Max Anstie e chiudendo comunque 6°, posizione che gli ha permesso di contenere i danni che a fine gara ammontano in 58 punti di distacco da Herlings.

Il podio è stato quindi completato da Febvre, che si è detto molto soddisfatto delle modifiche fatte da Yamaha alla sua moto per agevolare le partenze, e da Desalle che ha preceduto Glenn Coldenhoff, Anstie e Gajser.

Partita chiusa in parità invece nella MX2, che ha visto il leader Jorge Prado assicurarsi il GP dopo essersi spartito un 1° ed un 2° col campione in carica Pauls Jonass; 3ª posizione per il ritrovato Hunter Lawrence, seguito da Thomas Covington e dei piloti Yamaha Kemea Anthony Rodriguez e Ben Watson; bene anche Michele Cervellin, che ha mantenuto le aspettative del sabato piazzandosi 9°, e anche Samuele Bernardini che al suo debutto con la Yamaha del team Astes4-Tesar è terminato 12°.

La EMX250 è invece andata al capoclassifica francese del team Honda Redmoto Assomotor Mathys Boisrame, mentre l’Europeo 125 ha visto Mattia Guadagni assicurarsi la prova di chiusura e salire sul secondo gradino del podio dietro al transalpino Tom Guyon.

MX GP - 1° manche

MXGP - 2° manche

MX2 - 1° manche

MX2 - 2° manche

La classifica mondiale MXGP

La classifica mondiale MX2