Ormai rischiamo di essere ripetitivi, ma anche quella che ha debuttato in Argentina si preannuncia una stagione da strapparsi i capelli. Non che fosse un pronostico difficile da azzeccare, ma quello che si è visto sulla scenografica pista di sabbia vulcanica situata nella provincia di Neuquén è stato uno spettacolo che ha fatto restare in apnea dal primo all’ultimo giro, e che non fa vedere l’ora di assistere alla seconda puntata.

Merito di un fantastico Tony Cairoli ancora capace di correre come quando era ragazzino impegnato a collezionare i suoi primi titoli iridati, e di un ossidabile Jeffrey Herlings, del quale né gli acciacchi fisici né le circostanze sfortunate intaccano la determinazione e il suo ruolo di rullo compressore.

I due ufficiali KTM in gara con le uniche moto 2019 si sono rincorsi in tutte e due le manche MXGP, in quella d’apertura con “Tonino sempreintestallapartenza” che è riuscito a controllare l’incalzare del suo inseguitore rinvenuto dalla 5ª piazza, mentre nella seconda manche Cairoli ha avuto un calo fisico nella seconda parte di gara che, in combinazione al passo da capogiro col quale Herlings ha limato 9 secondi al messinese in altrettante tornate, ha lasciato aperto uno spiraglio al suo inseguitore che ne ha approfittato strappandogli il comando con un sorpasso magistrale che ha mantenuto sino al traguardo.

Uno spettacolo da urlo che, senza nulla togliere ai loro avversarsi, è vissuto con i riflettori puntati esclusivamente sulla loro emozionante sfida. La terza piazza è andata a Clement Desalle, che è terminato alle spalle dei due protagonisti in entrambe le frazioni precedendo così i due scalpitanti piloti Yamaha Jeremy Van Horebeek e Romain Febvre, che si sono aggiudicati un 4° e un 5° posto ciascuno; 6° Gautier Paulin, mentre la promettente seconda guida Husqvarna Max Anstie si è piazzato solo 13° per un brutto avvio in Gara-1 ed una caduta alla partenza nella batteria conclusiva. 15° Alex Lupino, due posizioni più indietro Ivo Monticelli.

Senza storia invece la MX2, che ha visto Pauls Jonass letteralmente volare verso il traguardo in entrambe le frazioni. Come ci si poteva aspettare, il campione in carica ha preceduto Thomas Olsen, l’emergente Hunter Lawrence e l’inglese Ben Watson, che ha confermato il buon piazzamento delle qualifiche. Apertura al di sotto delle aspettative invece per l’ufficiale HRC Calvin Vlaanderen, caduto nella prima manche assieme a Jorge Prado: quest’ultimo è terminato 16° e nella prova successiva solo 7° con un gomito dolorante per l’infortunio invernale e la ricaduta avuta nelle qualifiche, dove è finito a terra nelle waves.

Sfortunato invece Michele Cervellin, che al promettente 8° posto conquistato in apertura ha affiancato un ritiro per una caduta e problemi ad un ginocchio nelle prime battute di gara; 18° Samuele Bernardini e 22° Morgan Lesiardo.

CLASSIFICHE