MXGP decimato dagli infortuni. Chi ci sarà a Uddevalla?
Dopo i più o meno sfortunati incidenti che avevano caratterizzato la prima parte della stagione iridata, i colpi di scena hanno toccato l’apice nel Gran Premio di Germania con il leader MXGP Max Nagl e MX2 Jeffrey Herlings messi al tappeto da altri imprevedibili infortuni.
La punta di un iceberg che però non riteniamo sia imputabile alle piste pericolose o alla loro manutenzione non sempre all’altezza della situazione come a volte lamentato da alcuni piloti, ma più verosimilmente da una serie di fattori non del tutto prevedibili.
Da un livello agonistico sempre più esasperato, la cui asticella quest’anno nella classe regina è stata ulteriormente alzata dall’arrivo di Ryan Villopoto, alla professionalità dei piloti sempre meglio preparati, al continuo perfezionamento delle moto che portano sempre più facilmente al raggiungimento delle massime prestazioni.
La caduta di Villopoto, ribaltatosi in pieno rettilineo, non può essere certo imputata al circuito, così come la frattura alla clavicola di Jeffrey Herlings mentre aveva appena improntato un eccezionale scrub terminato bruscamente dopo aver toccato col manubrio per terra, per non parlare della frattura alla caviglia di Max Nagl tamponato involontariamente dopo aver perso il controllo del retrotreno da Gautier Paulin.
Si può eventualmente discutere se potrebbe essere più efficace lasciare alla giornata principale il solo svolgimento delle classi MXGP e MX2, così da avere più tempi morti per la manutenzione della pista ma anche per lasciare al pubblico il tempo per frequentare paddock e stand, e riunire tutte le attività dell’Europeo al sabato (o al venerdì nel caso un giorno si decidesse di disputare i GP il sabato: perché no?).
Ma non sarebbe questo che cambierebbe molto nell’ottica della salvaguardia dei piloti, che tra l’altro possono sempre infortunarsi in allenamento come successo pochi giorni fa a Petar Petrov che salterà la trasferta scandinava per la rottura della clavicola.
Purtroppo il bulgaro, entrato nell’orbita del team Kawasaki CLS dopo l’infortunio che ha tolto dalla rincorsa al titolo MX2 Dylan Ferrandis, non è l’unico a saltare il GP di Uddevalla. Sfortunatamente la lista dei piloti acciaccati è infatti ancora piuttosto lunga: da Davide Guarneri, che la prossima settimana saprà se poter rientrare in gara (a Kegums, in Lettonia) dopo il trauma cranico riportato in Gran Bretagna, a Rui Goncalves, Tommy Searle, Thomas Covington, Christophe Valente, Mel Pocock (che ha appeso il casco al chiodo a causa del taglio di alcune dita di una mano rimasta intrappolata nella corona), e Aleksandr Tonkov che si è fratturato una spalla a Teutschenthal.
Visto il positivo esito dell’intervento chirurgico alla clavicola, se tra un paio di giorni se riceverà il benestare dal medico potrebbe invece essere al via della MX2 Jeffrey Herlings, che vuole difendere a tutti i costi il suo ruolo di capoclassifica sostenuto dalla sua encomiabile forza di volontà e da una placca e otto viti che supportano l’articolazione fratturata. Ritorna in sella anche l’ex iridato sudafricano Tyla Rattray, fermato in Germania da un dolorosissimo male alla schiena, mentre il compagno di squadra Villopoto dopo essersi volatilizzato per un certo periodo sarà in Svezia per… firmare autografi e fare PR! Si, avete capito bene, niente moto e casco, vallo a capire il perché…. Va a finire che lo si rivedrà in gara solo al via della tappa per lui di casa di Glen Helen, che potrebbe preparare con cura per puntare a quella possibile vittoria che gli permetterebbe di salvare (ma solo dal suo punto di vista…) questa sua mesta stagione e di chiudere in bellezza la sua carriera.
Dopo le miracolose prove di Maggiora e Teutschenthal c’è pure Tony Cairoli pronto a fare un altro prodigio, questa volta supportato da una frattura sulla via della guarigione e dagli insperati risultati ottenuti nei due precedenti GP praticamente con un braccio solo.
Mentre è certo il rientro dello svedese della Honda 24MX Filip Bengtsson dopo un mese e mezzo di assenza, purtroppo la commissione medica non ha concesso a Clement Desalle di rientrare ad Uddevalla. Costretto a saltare la prova italiana e tedesca dopo la caduta riportata in Francia, Clement si sente decisamente meglio e la spalla è ormai no ndà più problemi, ma i legamenti del ginocchio ancora no gli permettono di schierarsi al cancelletto. Rimane incerta fino all’ultimo la possibilità che dietro al cancello di partenza della MXGP ci possa essere anche Max Nagl.
Già in un’altra occasione il tedesco fece uno scherzo del genere, presentandosi in gara poco dopo la frattura di una clavicola, ed è vero che questa volta si tratta di una frattura ad una caviglia che rende più problematico il suo rientro a sole due settimane dall’incidente, ma la forza di volontà dell’ufficiale Husqvarna è così alta che non si può escludere a priori un’altra delle sue apparizioni a sorpresa.
D’altronde, ormai l’alto grado di imprevedibilità di questa stagione è più che assodato. E come scrivemmo ancora prima che partisse il campionato, chi la spunterà è colui che sarà capace di rimanere integro sino alla fine.
Anche l'ultimo dei ragazzi che " corre " nel campionato mxgp ha dimostrato di essere fatto di un'altra pasta, soprattutto se privato.