Non c’è niente da fare: Tony Cairoli quest’anno è in un altro pianeta. L’ennesima conferma l’ha data sulla pista che non ha mai amato, e che invece questa volta ha interpretato magistralmente con una consistente prestazione che lo ha portato sul gradino più alto del podio, forte della sua forza mentale ma non solo.

Finalmente libero da condizionamenti fisici, che negli ultimi due anni hanno limitato la sua preparazione atletica e la sua crescita, Tony quest’anno sulla sua KTM 450, che ha raggiunto la piena maturità, ha trovato un feeling eccezionale evidenziato dal suo diverso stile di guida che gli permette di essere veloce e preciso, tanto da averci confidato di sentirsi ulteriormente cresciuto dal punto di vista tecnico anche se sa dell’incredibile detto da un otto volte campione del mondo come lui.

Nella prima si è accontentato del 3° posto dopo aver scavalcato a tre giri dal termine Gautier Paulin, per poi sfoderare tutto il suo potenziale nella manche di chiusura dove ha scavalcato Tim Gajser nella prima parte di gara per poi involarsi solitario verso il traguardo dove è giusto con più di 4 secondi di vantaggio sullo sloveno.

Dopo un po’ di gare a corrente alternata, il campione in carica della Honda è comunque rimasto soddisfatto del suo weekend in quanto ha fatto vedere di essere ritornato ai vertici vincendo la prima frazione dopo essere rimasto al comando per tutta la gara, mentre nella seconda alcuni errori lo hanno relegato al 4° posto che è pur sempre un piazzamento di tutto rispetto grazie al quale ha ottenuto il 3° posto di giornata. Sul podio lo ha preceduto Clement Desalle, autore di due posti d’onore grazie ai quali ha mantenuto la stessa posiziuone in campionato resa fragile dalla regolare avanzata di Jeffrey Herlings.

Prima 4° e poi 3° dopo due elle rimonte, l’olandese della KTM ha infatti strappato la 3ª piazza in campionato a Gautier Paulin, sul quale vanta ora un punto di vantaggio, ed è a soli 13 punti da Desalle con in arrivo la prova di Lommel che per un leone dell’arenaria come lui è un bel biglietto da visita. 14° Alex Lupino, a pari punti con Arminas Jasikonis che ha compromesso la giornata con la caduta al via della prima manche.

Pauls Jonass ha consolidato il suo ruolo di leader MX2 imponendosi senza problemi nella seconda manche dopo essere terminato 2° in quella precedente dietro allo scatenato Thomas Covington che però in Gara 2 è rimasto attardato alla partenza chiudendo la partita con un 10° posto che è stato sufficiente per assicurarsi il 3° assoluto dietro a Jeremy Seewer. Solo 13° Michele Cervellin, che ha risentito delle sue non ottimali condizioni fisiche.

La seconda manche femminile è stata vinta dalla belga del team KTM Silver Action mentre Kiara Fontanesi è stata relegata al 6° posto dal tamponamento di Livia Lancelot ed ha chiuso quindi il GP ceco 4ª perdendo il comando del campionato passato per sole tre lunghezze alla neozelandese Courtney Duncan vincitrice a Loket.

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