Dopo aver dominato la giornata d’apertura, sul difficile tracciato di Leon Tim Gajser ha ribadito la sua netta superiorità anche nelle due manche che ha vinto ad occhi chiusi con due manche fotocopia che lo hanno visto in testa dal primo all’ultimo giro.

Una doppietta, la seconda consecutiva dopo quella Argentina, che ha permesso al leader della HRC di aggiungere altra legna in cascina portando a 20 i punti che lo separano da Tony Cairoli. L’ufficiale KTM ha lasciato il tracciato messicano che non ha mai gradito con un ottimo secondo posto costruito con un prudente 4° posto ottenuto alla partenza e mantenuto sino al traguardo, ed il 2° nella frazione conclusiva anche questa volta tenendo stretta la posizione conquistata nelle prime battute di gara.

Il podio è stato completato da Gautier Paulin, due volte 3°, il quale ha preceduto il ritrovato svizzero Arnaud Tonus che si è assicurata la 4ª piazza finale grazie al sorpasso nella seconda manche praticamente sul traguardo ai danni di Jeremy Van Horebeek che si è dovuto accontentare di un pur positivo 5° assoluto.

Secondo in Gara 1, Evgeny Bobryshev ha gettato al vento l’obbiettivo podio a causa di un paio di scivolate nella frazione conclusiva dove è terminato 14°; stessa cosa per Clement Desalle, Romain Febvre che non riesce a performare come è nel suo potenziale, e Jeffrey Herlings ancora impossibilitato a correre come potrebbe.

Anche per Jeremy Seewer una caduta (nelle seconda manche) gli è stata fatale visto che dopo aver vinto con decisione la frazione iniziale il capoclassifica MX2 si è dovuto accontentare del posto d’onore dietro allo statunitense Thomas Covington, quest’ultimo già vincitore sullo stesso circuito nell’edizione 2015. Terzo gradino del podio per il consistente belga Julien Lieber, che ha preceduto lo stoico Pauls Jonass vero e proprio eroe della giornata.

All’ultimo giro delle prove libere, il lettone ufficiale KTM è infatti stato protagonista di una banale caduta terminata però con un braccio su di un sasso tagliente che gli ha procurato una lacerazione così profonda da richiedere numerosi punti di sutura. Nonostante ciò il forte lettone, che con la pista di Leon aveva già un conto in sospeso dovuto alla spettacolare caduta di due anni fa, è riuscito a portare a casa un 5° e addirittura un 2° posto che lo hanno premiato col 4° assoluto e la soddisfazione di aver contenuto i danni in una giornata simile.

Male gli azzurri, penalizzati da brutte partenze: Michele Cervellin ha concluso 11° e Samuele Bernardini 16°, ed ora si trovano rispettivamente al 7° e 10° posto in campionato staccati però di solo 4 punti.

Classifiche