Un sole intenso e la terra bruciata dalla lava hanno aperto il Gran Premio della Patagonia che ha portato alla ribalta Tim Gajser, mattatore della qualifica classe 450. Dopo il 3° posto nelle crono, nella manche del pomeriggio lo sloveno della Honda ha rotto subito il ghiaccio portandosi immediatamente al comando, e mantenendo la posizione senza patemi sino al traguardo, dove ha preceduto di 4 secondi Jeremy Van Horebeek.

Solo 12° nei tempi cronometrati, durante i quali ha speso buona parte del tempo per trovare il setting giusto, Tony Cairoli ha condotto una manche prudente che lo ha comunque visto finire il primo giro 4°, e dopo altre due tornate strappare al compagno di scuderia Glenn Coldenhoff la 3ª piazza, che ha poi mantenuto sino alla bandiera a scacchi.

L’ufficiale KTM ha preceduto i ritrovati Arnaud Tonus ed Evgeny Bobryshev, mentre Romain Febvre, autore della pole, è scivolato ed ha concluso 10°; caduta al termine del rettilineo di partenza anche per Max Nagl, Gautier Paulin e Jeffrey Herlings, rimontato sino a 15° nonostante la rottura della leva della frizione.

Nella MX2, prova di forza di Pauls Jonass, che si è assicurato il miglior crono e si è riconfermato anche in qualifica, e che ha vinto dopo essere rimasto al comando per tutta la gara. Il pilota di punta della KTM ha avuto la meglio per un secondo sul compagno di scuderia Jorge Prado, sullo statunitense della Kawasaki DRT Darian Sanayei, e sul leader Julien Lieber.

Apertura un po’ sofferta per gli azzurri: Michele Cervellin non è riuscito a fare meglio di 10°, mentre Samuele Bernardini da 15° ha guadagnato solo un paio di posizioni.

Classifiche