Assenti gli infortunati Tony Cairoli e Jeffrey Herlings, nessuno sembra poter arginare il potenziale di Tim Gajser. Raggiunto l’apice psicofisico e supportato da una HRC che gli ha perfettamente cucito la moto su misura in base ai suoi gusti e alle sue esigenze, lo sloveno reduce da quattro vittorie consecutive ha ribadito il suo momento magico vincendo a occhi chiusi la qualifica MXGP dopo aver prima firmato il miglior tempo nei tempi cronometrati.

Sulla pista tedesca, bucata al punto giusto da mettere finalmente a prova la tecnica dei piloti, ha dato sfoggio della sua bravura tagliando il traguardo con ampio margine sul consistente Jeremy Seewer e sul grintoso Glenn Coldenhoff, che a metà gara ha scavalcato Gautier Paulin, dopo averlo seguito come un’ombra nella prima parte di gara. Bravo anche Ivo Monticelli, che ha confermato il suo stato di forma terminando 7° davanti agli ufficiali Husqvarna IceOne Jonass e Jasikonis.

Senza storie anche la MX2, con Jorge Prado miglior tempo cronometrato e poi autore di un’altra delle sue solite cavalcate solitarie. Dietro a lui sono terminati Thomas Olsen, Mitch Evans, il pilota di casa Henry Jacobi e il francese Brian Moreau che la prossima settimana, approfittando del weekend libero, andrà negli Stati Uniti per fare un test con la KTM ufficiale. 8° Micky Cervellin rinvenuto dall’11a piazza, e 16° Morgan Lesiardo.

La prima manche dell’Europeo 125 ha confermato il potenziale del capoclassifica Mattia Guadagnini che è rimasto al comando per tutta la durata della gara, e ha visto Andrea Bonacorsi concludere 7°, mentre quella 250 ha registrato la vittoria di Stephen Rubini ed il 3° posto di Alberto Forato, che non è riuscito a migliorare la posizione acquisita alla partenza.