Motocross
Re Leone Joel Smets non rinuncia al Mantova Starcross
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"Re Leone" Joel Smets non rinuncia al Mantova Starcross
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Nonostante l’incidente di una quindicina di giorni fa in sella ad una bici da corsa, il Leone delle Fiandre non rinuncia al Mantova Starcross e in questi giorni è a Lommel per riprendere gli allenamenti con la Suzuki Belgio.
Witgoor- Dessel (Belgio) - Anche il motocross ha il suo “Re Leone”, il più coraggioso di tutti, il più simpatico ,il più umano. Un personaggio capace di imporsi agli altri nel paddock per il suo carisma e di condizionare le scelte organizzative della disciplina. Dal 1989 Joel Smets è sinonimo di vittorie, cuore e gas aperto. Anche quest’anno per la sesta volta consecutiva sarà a Mantova per celebrare l’inizio della stagione e giocarsi con Stefan Everts la Coppa Airoh ‘Uno contro Uno’, rimasta in palio l’anno scorso, dopo che Everts con gesto cavalleresco non volle ritirare il trofeo che aveva vinto a causa di un problema tecnico dell’avversario.
Come stai? Cosa ti è successo ad inizio gennaio con la bici da corsa?
«Una caduta tutto sommato banale mentre mi allenavo con la bici. Mi sono sbilanciato in avanti, la bici ha preso velocità, sono caduto percuotendo la mano destra sull’asfalto gelato. Un dolore terribile che mi ha provocato l’incrinatura di un osso della mano medesima, ho dovuto mantenere l’arto fasciato per una quindicina di giorni. Ora però sono a posto, riprendo gli allenamenti in moto, sarò a Lommel per un programma intensivo di test in vista di Mantova».
Quali sono i tuoi programmi per questa stagione?
«Come sapete ho deciso di non presentare la mia iscrizione al campionato del mondo. E’ stata una scelta del tutto personale, non tanto perché non mi sentissi più in grado di competere, è da novembre che mi alleno con il classico metodo, quanto perché voglio passare una anno dove potermi finalmente godere le emozioni del motocross e della moto fuoristrada. La vita dei GP non ti permette di coltivare il piacere di guida, la ricerca delle traiettorie più belle, che una gara come lo Starcross mi permette di fare con tre finali da fare a gas aperto senza problemi di campionato. Per questo ho scelto un calendario di circa 20 competizioni, tra queste il Mantova che purtroppo non ho ancora e il campionato belga».
Quindi arrivi a Mantova motivatissimo e pronto a strappare ad Everts la Airoh Cup?
« Mantova è la mia prima uscita stagionale, come l’anno scorso cercherò di prendere confidenza con gli avversari e le corse, mi sembra onesto pensare al podio, piuttosto che alla vittoria. Per quanto riguarda la sfida uno contro uno in sospeso con Everts, che si correrà sabato 11 dopo le batterie di qualifica, per prima cosa voglio dare spettacolo, voglio che la gente quando tornerà a casa ripenserà di aver vissuto grandi emozioni: vincerà il migliore».
Con quale moto sari al via?
«Ho raggiunto un accordo con Suzuki Belgio che mi fornirà tutto il materiale necessario, il motore è stato sviluppato dai miei tecnici, mentre per le sospensioni ho materiale ufficiale WP, un’azienda che mi sta fornendo un grande supporto. Avrò una buona moto».
E per il futuro, hai già deciso qualcosa? Ti piacerebbe tornare alla Dakar? potresti divenirne un protagonista…
« Per il 2006 mi sento ancora al 100% un pilota e vivrò concentrato unicamente sulle gare. Al termine della stagione vedrò quali sono le opportunità reali che mi si prospettano. Chiaramente conto di rimanere nell’ambiente. Per quanto riguarda la Dakar, potrei parteciparvi da motociclista unicamente per vivere l’esperienza e l’avventura ma non da pilota ufficiale. E’ una gara pericolosa dove troppi miei colleghi vi hanno perduto al vita. Sicuramente parlerò con la Federazione belga per capire se la mia esperienza possa essere utile per aiutare i giovani del nostro sport».
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