Villopoto ancora con Kawasaki
La Kawasaki USA ha esteso anche per il prossimo anno il rapporto di collaborazione con Ryan Villopoto. In seno al Team Green dall'età di 14 anni, il fuoriclasse dello stato di Washington ha praticamente trascorso la sua intera carriera in sella alle mitiche KX, con le quali si è aggiudicato 10 campionati AMA tra Supercross e Motocross.
Villopoto, che ha tuttora un'eccezionale base di fan sia nel paddock che nei social media, prosegue quindi il suo prestigioso ruolo di testimonial Kawasaki, attraverso i propri canali mediatici e presenziando alcuni selezionati eventi sportivi; inoltre ricoprirà il ruolo di commentatore in alcune rubriche durante la diffusione televisiva del Supercross d’oltreoceano.
prego, svuotate il vostro livore contro un campione unico, con 5 titoli mondiali di SX (si è un mondiale FIM ma voi non lo sapete..) consecutivi, il 6° perso solo per la rottura della gamba e rotta molto male, venuto dal nulla come Styoner e come Cairoli, non un figlio di papà con la motoretta lucida, uno con una storia di uomo alle spalle, che non si sballa in disco con le paste sulla riviera ma invece si allena, si allena e domina e vince contro ogni pronostico e legge di fisico perchè lui il fisico all'inizio non ce l'ha. E vince anche in Europa, con due titoli di campione del mondo per Nazioni, dove ha sempre dominato con la Kawa 250 ma voi non lo sapete, come non sapete quanti titoli AMA National ha vinto. Ha vinto anche in Europa, cari signori, purtroppo un serio incidente al coccige lo ha tolto di mezzo dopo solo 4 gare con una gara in Tahilandia stradominata con Tonino a mezza pista, sempre competitivo e in corsa per il titolo nonostante una moto non adeguata per colpa delle sue scelte troppo AMA, ritirato in classifica daventi a Febvre futuro campione del mondo e ai Cairoli. Riguardatevi la storia della sua carriera di pilota e di uomo poi continuerete sputare livore e bile contro chi ce l'ha fatta a diventare un grande CAMPIONE E MERITA IL RISPETTO CHE NON GLI RICONOSCETE. Andrea Berrone.