Zecchina al via a St. Jean d'Angely
Una prima telefonata a Enzo Valenti, importatore Suzuki per l'Italia, per avere un'idea sulla serietà del pilota, poi a "Bertino" Castellari per ricevere il nulla osta per averlo in squadra al posto di Teillet nei prossimi tre GP. Alla fine Thomas Ramsbacher ha messo insieme tutti i pezzi grazie anche alla disponibilità del team manager bolognese, e la RM-Z 250 del pilota francese in Francia, Portogallo e Spagna sarà guidata da Simone Zecchina, attuale leader dell'Europeo 125 e dem campionato italiano nonché tricolore 2011 della Under 17.
«Ho deciso di non perdere questa opportunità - ci ha spiegato il 17enne mantovano - lo scorso fine settimana siamo andati in Belgio a fare due giorni di test della moto perché io corro con una 125 2T e mi sono trovato molto bene, per cui voglio tentare questa esperienza».
La moto è un bel po' diversa dalla tua.
«Avevo già provato una Suzuki 250 di serie dei miei compagni di squadra, e mi trovai benissimo perché la riuscivo a guidare come la mia 125 perché è leggerissima. Quella ufficiale è ancora migliore per via delle sospensioni che sono fantastiche, il motore è totalmente diverso, è potente ma anche molto dolce quindi si usa bene e stanca poco».
Quindi dal punto di vista tecnico affronterai questa esperienza con tranquillità.
«Sì, sono nelle mani di un team con una buona esperienza e quindi ho la certezza di avere in mano una moto che va molto bene».
Simone ha iniziato la sua carriera di pilota trascinato dalla passione del padre e del fratello nel '99 con una Husqvarna 50 monomarcia, e già la stagione successiva era in gara nei debuttanti minicross. Dopo due anni è passato nella 85 dove nella classe Junior è terminato prima 12° e poi 5°. Due anni fa è entrato a far parte della nazionale Maglia Azzurra, KTM correndo il campionato italiano (9°) e l'europeo (10°), mentre la scorsa stagione ha assunto i colori Suzuki del team Castellari terminando al posto d'onore negli Internazionali d'Italia Under 18 prima di fratturarsi una spalla nella prima prova dell'europeo a Mantova rimanendo convalescente per quasi tutta la stagione. Il suo potenziale lo ha comunque ribadito al suo rientro in pista, concludendo 2° a pari punti con il vincitore nell'europeo supercross. Il suo pilota di riferimento è David Philippaerts, che ammira per l'impegno che ci mette per riuscire a vincere.
«Mi piace molto anche Cairoli, ma cerco di imitare David perché ha molta voglia di venir su e di riuscire a vincere un altro mondiale».
Diversamente da lui però, tu sei bravo anche nel supercross.
«Diciamo che me la cavo, ho iniziato a girare sulle piste artificiali nel 2007 con una Yamaha 85, ogni tanto andavo a girare in una pista vicino a casa mia. L'anno scorso sono arrivato da Bertino e lui ha una pista sul suo podere per cui ci giro spesso».
A livello organizzativo come si può mettere insieme il fatto che tu sei nel team di Bertino ma correrai per il team Suzuki della filiale tedesca?
«Il team Castellari avrà la sua tenda, ma la moto rimarrà sotto la tenda della Suzuki dove io andrò prima di partire e quando ce ne sarà bisogno».
Qual è il tuo obiettivo?
«Voglio far bene, non farmi male e sfruttare questa occasione al 100%. Poi, se il risultato arriva va bene, sennò sono contento lo stesso perché ho avuto una opportunità buonissima».
Ti sei fatto un'idea di come potrebbe essere il tuo potenziale nella MX2?
«Visto il livello del mondiale, direi che potrei arrivare tra il 15° e 20°. Il problema maggiore è che non sono abituato a fare le manche lunghe, al massimo mezz'ora, mentre qui si corre una quarantina minuti. Comunque servirà per vedere dove dove sbaglio e dove posso migliorare, e prenderò spunto da quelli che vanno forte».
Obiettivi futuri invece?
«Ovviamente di arrivare al mondiale, anche se non pensavo di provare già in questa stagione. L'anno prossimo pensavo di tentare l'europeo 250, ma magari se questo tentativo è positivo mi piacerebbe provare di fare subito il mondiale».
Grande!