4 giugno, Spazio Bolaffi a Torino: l'asta delle meraviglie su due ruote
Punto focale del catalogo è la parte dedicata alle scrambler giapponesi anni ’70: mai arrivate ufficialmente in Europa a causa delle leggi protezionistiche del periodo, furono pioniere di un genere di moto che segnò la storia del motociclismo. Tra queste, una Honda CL 77 ottimamente conservata (stima 6 mila-8 mila euro) e due regine indiscusse: una Suzuki 250 Scrambler (stima 5 mila-6 mila euro) e una Suzuki T 250 Hustler (stima 4.500-5.500 euro) con le loro cromature scintillanti e le livree particolari.
Nutrita la selezione di moto sportive e racing con una rara Matchless G 50 in condizioni perfette ed equipaggiata con la miglior componentistica disponibile sul mercato per motociclette classiche da corsa (stima 26 mila-30 mila euro), una BSA Rockett III (stima 15 mila-18 mila euro) e una Triumph T 150 (stima 15 mila-18 mila euro) con le caratteristiche carenature "letterbox".
Non mancano le giapponesi anni ‘70 come la maestosa Kawasaki Z 900 Testanera (stima 16mila-20 mila euro) e la 500 H 1 (stima 10 mila-12 mila euro).
Le moto italiane anni ’40, ‘50 e ‘60 sono rappresentate da varie Mondial, Parilla e Gilera. Tra le classiche Moto Guzzi spicca una 500 GTV (stima 6 mila-8 mila euro); tra le Ducati si segnalano affascinanti Super Sport 600, 750 e 900. Nella selezione di mini moto anni ’70-’80, invece, una rara All Cars Victor del 1979.
Il mondo dei fuoristrada è presente con le iconiche moto spagnole Montesa, Bultaco e Ossa, oltre alla curiosa italiana Fantic. I rally raid sono altresì presenti con le mastodontiche BMW R 80 e 100 G/S.
Da segnalare infine alcune curiosità come l’originale Motom Delfino, l’elegante Lambretta 125 LD e la possente Dnepr Sidecar militare.
SFOGLIA IL CATALOGO https://astebolaffi.it/it/auction/154:
FOTO DEI TOP LOT https://we.tl/t-waconqe88m
ASTA martedì 4 giugno 2024, ore 15 @Spazio Bolaffi Torino, corso Verona 34/D
ESPOSIZIONE fino al 4 giugno (domenica esclusa), stessa sede, ore 11-18
Questo fatto mi conferma la convinzione che molte aste proposte da chi non ha mai trattato mezzi a due ruote, siano solo un pretesto per sfruttare il momento positivo che i mezzi a due ruote riscuotono tra gli appassionati e i collezionisti.
Insomma , un modo "facie" per fare soldi, offrendo uno scarsissimo servizio.