Epoca

Al via il Motogiro d'Italia 2015

- Partita ieri, 17 maggio, la seconda prova del Mondiale Turismo. Sei tappe per 1.650km, oltre 100 i partecipanti
Al via il Motogiro d'Italia 2015

E' partita ieri, lunedì 18 maggio, dal Piazzale Lo Stradone nella Repubblica di San Marino la XXIV° edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia, organizzata dal Moto Club Terni "L. Liberati – P. Pileri" sotto l'egida della Federazione Motociclistica Internazionale e Italiana.

Il Motogiro d'Italia è la gran fondo riservata alle moto d’epoca che richiama la corsa agonistica svoltasi dal 1953 al 1957, che si può definire senza dubbio la Mille Miglia delle ruote tanto che negli anni è divenuta la manifestazione di moto storiche più importante al mondo. Proprio per questo motivo lo scorso aprile, la Federazione Internazionale Motociclistica l'ha inserita nel calendario del Campionato del Mondo Turismo, prima volta che una manifestazione motociclistica itinerante italiana entra a far parte del programma iridato.

Sono oltre 100 i partecipanti a questa edizione, la maggioranza dei quali provenienti dall'estero (soprattutto Gran Bretagna, Olanda, Germania, Spagna e Stati Uniti) con concorrenti cileni, argentini, australiani e giapponesi. La stragrande maggioranza partecipa alla competizione nella categoria "Epoca - Rievocazione Storica" in sella a moto costruite fra il 1950 e il 1958, di cilindrata compresa fra 100 e 175 c.c. quasi tutte di fabbricazione italiana. In quegli anni infatti la produzione di queste cilindrate era quasi totalmente italiana, con aziende che sono entrate nella storia del motociclismo come Ducati, Gilera, MV Agusta, Morini, Benelli, Rumi, Laverda e Bianchi

La gara è divisa in sei tappe, per un totale di circa 1650 chilometri che si snoderanno fra Emilia Romagna, Marche e Toscana. Fulcro dell’evento la Repubblica di San Marino e la città di Castrocaro Terme. Questi due centri ospiteranno infatti tre frazioni ciascuna, con tappe a margherita.

Dopo Il ritrovo e le operazioni preliminari, ieri la colorita carovana dei motociclisti ha affrontato la prima frazione che snodatasi  quasi interamente nella provincia di Pesaro Urbino, dove oltre ai due capoluoghi, nei quali sono state previste soste con visite ai musei Morbidelli e Benelli, è stato programmato un riordino a Cagli dove il comune e la Pro Loco hanno organizzato una particolare accoglienza. La tappa si è chiusa a San Marino dopo 237 chilometri.

Dal capoluogo del Titano si riparte oggi per una frazione prettamente romagnola toccando i centri di Coriano, Misano, Sassofeltro, San Leo, Novafeltria e Mercato Saraceno. In questa frazione lunga 286 Km è prevista una prova speciale nel circuito Marco Simoncelli di Misano alle ore 10.00. La terza tappa porterà i "motogirini" da San Marino a Castrocaro Terme, con soste a Civitella di Romagna, Palazzuolo sul Senio, Dozza, Faenza e arrivo dopo 182 Km a Terra del Sole, l'antica rocca medievale che giovedì sera alle 21.00 ospiterà la suggestiva cena in costume d'epoca.

Il giorno successivo la carovana si dirigerà in Toscana e giunta a Scarperia entrerà nell'Autodromo del Mugello per una prova selettiva, da qui dopo aver scalato i passi della Futa e della Raticosa si tornerà in Emilia Romagna a Imola, poi dopo una particolare sosta a Brisighella e Modiglina, la conclusione a Castrocaro Terme dopo 318 km. Venerdì 22 è la tappa più lunga con i suoi 320 km, dopo la partenza di prima mattina da Castrocaro, via in direzione Forlì, San Pancrazio, Lugo e Imola, con prova speciale all'interno del Circuito Enzo e Dino Ferrari prevista per le ore 11.00.

Un'ora di sosta per riprendere verso Medicina, Castenaso, Argenta, Portomaggiore, Alfonsine e la chiusura a tardo pomeriggio ancora nella cittadina termale. La Frazione conclusiva si svolgerà tutta lungo la costa romagnola, con passaggi a Cervia, Gatteo a Mare, Bellaria, Riccione e Tavoleto, prima della scalata conclusiva verso San Marino dove in Piazza della Libertà alle ore 16.00 si chiuderà l'edizione 2015 del Motogiro d'Italia. In occasione dell'arrivo una speciale commissione di esperti, presieduta dal direttore dell'autodromo di Imola Pietro Benvenuti, assegnerà il "Premio Eleganza" alla moto storica più bella e originale del Motogiro.

L'evento è realizzato in collaborazione con: Segreteria di Stato Turismo e Sport della Repubblica di San Marino, Comune di Castrocaro Terme, Terme di Castrocaro SPA, E.I.C.M.A. Milano, Serafini Group Terni, Misano Word Circuit "Marco Simoncelli", Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" Imola , Il"Mugellino" Circuit, INMOTO, Motociclismo Classico, Federazione Internazionale Motociclistica, Federazione Motociclistica Italiana.

Un po' di storia

Il Motogiro affonda le sue radici nella tradizione delle grandi corse su strada che diffusero i mezzi a motore nei primi anni del novecento. Poco prima dello scoppio della Grande Guerra nel 1914, l’Unione Sportiva Milanese in collaborazione con la Gazzetta dello Sport organizzarono il primo giro motociclistico della penisola, lungo 2400 km e diviso in quattro tappe. Vi parteciparono 56 piloti e solo 18 di questi arrivarono al traguardo; per la cronaca, il vincitore fu Oreste Malvisti in sella a una Ariel.

La prima Guerra Mondiale impedì che la corsa si ripetesse negli anni successivi. Finita la guerra molte aziende riconvertirono la propria produzione da bellica in civile e ci fu anche un grande sviluppo della motorizzazione così nel 1923 la manifestazione riprese, con 53 piloti che percorrono ben 2500 km, partenza e arrivo a Milano. Si verifica una vera e propria ecatombe di mezzi tanto che solo sette arriveranno al traguardo finale, dove per primo transitò Guido Mentasti su Guzzi.

Non sono chiare le motivazioni che spinsero gli organizzatori a non proseguire la gara negli anni successivi, ma probabilmente ancora i tempi non erano maturi per manifestazioni sportive di questo tipo che richiedevano comunque un forte impegno economico da parte dei partecipanti e delle case motociclistiche, molte delle quali stavano muovendo i primi passi, passando da una produzione artigiana ad una industriale. Si dovrà arrivare agli anni cinquanta, con il boom della motorizzazione di massa, per veder tornare sulle strade della penisola centinaia di motociclisti in gara nelle gran fondo, per ripetere su due ruote il successo che riscuoteva fra le auto la Mille Miglia.

La prima edizione denominata Motogiro d’Italia, organizzata dal quotidiano Stadio e dal Moto Club Stadio nel 1953, non poteva che partire da Bologna, non solo perché nel capoluogo felsineo, aveva la sede il giornale e la Ducati, una delle maggiori aziende motociclistiche italiane, ma anche perché l’Emilia Romagna, era diventata la capitale del “mutor”.

Il Motogiro divenne subito una gara che richiamava tantissimi piloti (in una edizione se ne contarono più di 500) e contemporaneamente arrivarono le case ufficiali, che videro in questa corsa un fantastico mezzo per veicolare la propria produzione, visto che sui circa tremila chilometri che percorrevano i concorrenti, si assiepavano milioni di persone entusiaste. Vincere un Motogiro voleva dire per le aziende garantirsi una bella fetta del mercato motociclistico nazionale per un intero anno. E’ importante sottolineare che in quegli anni la produzione si attestava per la grande maggioranza su piccole cilindrate comprese fra i 100 e i 175cc. e proprio queste moto erano quelle che prendevano parte alla gara.

Furono solo cinque le edizioni del Motogiro d’Italia, infatti la gran fondo fu abolita (così come tutte le corse su strade aperte al traffico nel 1958) pochi giorni prima della partenza della sesta edizione, a seguito della tragedia di De Portago alla Mille Miglia che costò la vita al pilota spagnolo, al suo navigatore e a nove spettatori.

L’ultima edizione fu vinta dallo spoletino Remo Venturi in sella alla MV Agusta a oltre 105 km orari di media, un record ovviamente imbattuto. Gli altri piloti che hanno scritto il loro nome nell’albo d’oro del Motogiro sono: Leopoldo Tartarini (Benelli) nel 1953; Terquinio Provini (Mondial) nel 1954; Emilio Mendogni (Moto Morini) nel 1955 e Walter Tassinari (Moto Morini) nel 1956. Seguirono poi tre edizioni dal 1967 al ’69 con la formula della regolarità open, direttamente organizzate dalla FMI.

Nel 1989 nasce la Rievocazione Storica. Da tempo il Moto Club Terni, uno dei più vecchi d’Italia, ha una importante sezione dedicata alle moto d’epoca, fu così che nel 1988, un gruppo di appassionati capitanati dall’allora presidente Paolo Rossi, dall’attuale Massimo Mansueti e dalla segretaria Laura Cosimetti, decisero di rispolverare questa gran fondo. Partì l’organizzazione che richiese un grande sforzo organizzativo che si concretizzò con la prima edizione svoltasi alla fine di aprile del 1989.

Fra i partecipanti di quella prima edizione anche alcuni piloti che avevano corso e vinto il Motogiro agonistico, come Mendogni e Venturi e personaggi del mondo dello sport e del giornalismo come Roberto Patrignani che ne descrisse a lungo le cronache, dando grande risalto e lustro alla manifestazione. Dal 1989 a oggi il Moto Club Terni ha organizzato praticamente tutte le edizioni di questa gran fondo dedicata alle due ruote storiche, percorrendo in lungo e in largo tutta la penisola, isole comprese, mantenendo inalterato l’interesse per quello che ormai è considerato il maggior evento mondiale del settore moto d’epoca, tanto da richiamare partecipanti da tutti i continenti.

 

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