Anch'io ci sono stato nel 1977 all'Elefantentreffen sul vecchio NURBUGRING con il mio amico Ennio in due su un improbabile Guzzi "nuovo falcone 500"con paramani autocostruiti , sella per il passeggero ricavata da quella di una lambretta, alloggio in tenda canadese a due posti.Fu' una grande emozione la sfilata sul vecchio tracciato di 23 Km la sera con le fiaccole accese per commemorare i caduti nello svolgimento dello sport a noi piu' caro.Data l'imponente presenza di partecipanti dalla parte piu' alta del circuito si vedeva un serpentone luminoso senza soluzione di continuita'.Purtroppo a causa di una rapina finita male ai danni di un venditore di generi alimentari ci scappo' il morto e da quella data il raduno invernale piu' partecipato d'Europa fu vietato su tutto il territorio tedesco.Pare che gli assassini facessero parte di una banda tipo "Hells Angels"che da noi a quei tempi erano sconosciuti ma in Germania proliferavano gia' data la presenza di numerosi americani di stanza nelle numerose basi militari ( erano tempi di guerra fredda!)

Certo che di BESTIALITA' riguardo al più famoso raduno che viene organizzzato in Europa ne ho lette in tanti anni che vi partecipo ma arrivare a leggere quello che è stato scritto da questi due inviati (!?) che si sono presentati sabato mattina al campeggio del Nurburgring per fare due foto e poi scappare via senza neppure PROVARE a conoscerela VERA STORIA DI QUESTO RADUNO mi lascia alquanto ESTEREFATTO! Scusate sapete almeno da quanti anni è tornato al Nurburgring questo raduno dopo che venne VIETATO su TUTTO il territorio tedesco? Bhè se lo sapeste NON avreste scritto che sono 60 anni che si svolge al Nurburgring .... Se vi foste fermati forse avreste scoperto che solo 13 sono stati gli italiani presenti su 1450 partecipanti ma probabilmente a voi interessava più FAR NOTIZIA VERO? Sappiate che lo spirito dell'ELEFANTENTREFFEN NON E' IL VOSTRO! MARCO VALMORI - 34 EDIZIONI DI ELEFANTENTREFFEN SU 60

RISPOSTA DELLA REDAZIONE
Ci dispiace che non abbia apprezzato il nostro servizio. Ci stupisce che il grosso problema stia nell'imprecisione in materia delle edizioni del raduno, ma d'altra parte nemmeno lei si è premurato di andare a conoscere i nostri collaboratori, tanto da non sapere che sono arrivati il venerdì sera (come dimostrano le foto della tenda in "pole position".
Il viaggio aveva come meta l'Altes ma anche diverse altre tappe, e sabato, come da programma dichiarato prima, i nostri due sono ripartiti saltando a malincuore la commemorazione dei caduti della serata.
Ci creda, se avessimo voluto "fare notizia" avremmo guardato altrove, perché per una testata italiana coprire un raduno che conta come dice giustamente Lei solo 13 italiani su quasi 1500 partecipanti non è esattamente cavalcare la tigre. Ci dispiace anche che non abbia apprezzato invece il voler presentare un raduno poco conosciuto e si sia fermato all'imprecisione sulla sua storia. Credevamo che lo spirito dei raduni fosse di condividere la passione per la moto, evidentemente in quel caso non basta. Ce ne faremo una ragione.