Aprilia: nasce il campionato italiano FMI Sport Production
Era la fine degli anni 80 quando la sigla "Sport Production" entrò nella leggenda. Per un decennio, il campionato italiano riservato alle derivate di serie fece battere il cuore di tanti ragazzi: c'erano tutte le categorie canoniche per le sportive, ma era la 125 quella che faceva furore. Selettive su quattro zone con numeri di partecipanti a tre cifre, moto sempre più vicine alle controparti da GP, gare combattutissime. Non c'è da stupirsi se la Sport Production sia stata una vera e propria fucina di talenti: basta guardare gli ordini d'arrivo dal 1988 al 1995 per riconoscere nella top ten i nomi dei piloti che hanno scritto la storia del motociclismo dei due decenni successivi.
Capirossi, Biaggi, Rossi, Cruciani, Tessari, Guareschi, Meregalli: sono giusto i primi nomi che vengono in mente pensando a quei tempi in cui Aprilia, con le AF1 prima e le RS poi, ha svolto un ruolo di primissimo piano vincendo gare e titoli a ripetizione.
Bene, a EICMA 2019 la Sport Production rinasce sotto forma del Campionato Italiano FMI Aprilia Sport Production. Un po' in punta di piedi, se volete, come formula monomarca, ma in una forma che denota la determinazione di federazione, grazie al Presidente Giovanni Copioli, e di Aprilia, con l'AD Massimo Rivola, nel rilanciare lo sport attraverso il supporto ai giovani.
La moto, l'Aprilia RS 250, l'abbiamo già vista qualche tempo fa in oriente con il nome di GPR 250, ma come è evidente già ad un primo sguardo nemmeno troppo attento, la RS è tutt'altro animale - guardate anche solo il forcellone, nettamente più leggero ed essenziale.
Sviluppata in collaborazione fra il Reparto Corse Aprilia di Noale e Ohvale, la RS 250 viene sostanziosamente alleggerita - 35 kg meno della RS 125 stradale - e monta componentistica di primissimo piano (Brembo, Öhlins, SC Project) oltre a cerchi Marchesini da 17" gommati Pirelli.
Il regolamento tecnico, naturalmente, prevedrà una dotazione fissa e vincolante per evitare che diversi livelli di preparazione possano portare a squilibri, dando invece la possibilità di emergere ai piloti di maggior talento.
La prima edizione, inserita nel programma del Campionato Italiano Velocità - CIV Junior 2020, si svolgerà su un calendario di sei gare. In gara scenderanno giovani piloti a partire dagli undici anni: chi vincerà entrerà in un programma curato da Aprilia Racing di crescita e valorizzazione sportiva.
Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Dopo l’ottimo lavoro fatto insieme al Gruppo Piaggio con il Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance, con grande soddisfazione annunciamo per il prossimo anno la nascita del Campionato Italiano FMI Aprilia Sport Production, realizzato in collaborazione con Aprilia Racing. Insieme alla casa di Noale, da sempre impegnata nel far esordire e coltivare i migliori talenti italiani, lanceremo questo nuovo Campionato all’interno del CIV Junior. Da anni cerchiamo di migliorare il percorso di crescita per i giovani talenti, e questa sarà sicuramente un’ulteriore palestra per futuri campioni”.
Massimo Rivola, AD Aprilia Racing: “Il nuovo Campionato riprende una tradizione che rende unica Aprilia, un marchio che ha portato alle gare in pista generazioni di ragazzi e fatto crescere grandi campioni. Dal 2020, grazie alla partnership con la Federazione, torniamo a far divertire tanti ragazzi che in questo Campionato troveranno la realizzazione di un sogno e forse, è un augurio, l’inizio di un cammino nel mondo del motociclismo sportivo. Per questo abbiamo pensato a una moto facile e a una formula che avvicini il maggior numero di ragazzi motociclismo sportivo”.
Ai tempi di Valentino Rossi in SP, "SP" era sigla che suscitava sensazioni inusitate e quasi estreme. Si vedevano in "gare SP" pieghe vertiginose e scatti sorprendenti... Quale sigla SP indicava non cose ma eventi... e adesso cosa sarebbe mutato? "SP" indica di alcuni prodotti a cosa produzione di essi volta, non costruzione né diffusione né utilizzo di oggetto stesso; perché pruduzione per lo sport il motociclismo in verità ne fa in considerazione di fatti ma non di cose. Motociclette SP ultimamente sono varie, ma appunto nessuna è un oggetto SP, perché prodotti non son produzioni (in inglese più semplice ancora capire da parole). Essendo, teoricamente o praticamente, il motociclismo azione di rango od àmbito supersportivo e non altro mai potendo, allora dire "Sport Production" significa non produzione (per lo) sport ma sport (da) produzione (... specificamente fatta per compatibilità sportiva...); sigla SP indica oggetti supersportivi cui produzione conforme ad eventuali altri sportivi... Quindi motociclette estreme cui poterci avere minimi agi sportivi ed anche per trovarne non tanto poco senso e tanta utilità perché il resto... alieno da sport. Insomma: "incontri ravvicinati del terzo tipo", si direbbe con famoso titolo di cinema. Così la Honda CBR 1000 R SP, cosi le Yamaha MT SP, così la Aprilia RS 250 SP... E ora di nuovo con le corse SP o si pensa che non tutte le corse son gare, o non se ne fa niente. Mi spiego: in circuiti anche stradali e con motociclette ardue di agi non ne servono quanto in strade non circuiti... E allora in evento sportivo e con altro sportivo e con motocicletta adatta e ardua... si resta senza motivazioni... e non rimane da farne per diletto perché sarebbe dura. Se ne faranno scuole o se ne facciano... (anche senza esami al pubblico). Chiaramente, tutto ciò non è come molti ne han prefigurato. Se veder un alunno che racconta la Rivoluzione Francese è diverso che applaudire a un rivoluzionario... così chi pensava di far una 6' tanto SP si è trovato con una Aprilia rigorosamente fuori listino vero sportivo... Tanto meglio per il Marchio, che indica cose diverse, non è unificante, è estensivo è uno ma non singolo anche se identico. Se ne vedranno di belle, perché sulle SP... ci si deve seder senza pretese sportive (così è, anche realtà verbale non sempre ovvia è); e comunque ce ne sarebbe da rilasciar ottime patenti, perché quelle da chi in Stato proposte da ottenere accomunandovi ciclomotori son sempre dubbie o dubitabili o inutili o meno e quali documenti son come vestito freddo per veste calda sopra. ((MAURO PASTORE))