Bosch rivoluziona l'iniezione per moto. Leggera, piccola e economica
Sino a oggi le centraline ECU e gli iniettori delle moto sfruttavano le sinergie con il mondo dell'auto. Il risultato erano componenti affidabili, ma anche costosi e piuttosto ingombrati. Le potenzialità di sviluppo in Asia e in particolare in India hanno spinto Bosch a investire e a sviluppare nuove tecnologie dedicate alle due ruote che saranno vendute in quei paesi.
Ma, come vedremo, i nuovi sistemi di iniezione rappresentano una rivoluzione che non impiegherà molto tempo a farsi sentire anche da noi in Europa.
In India il nuovo sistema di iniezione per motori a 4 tempi (nella foto sotto potete vedere quanto la nuova centralina ECU sia più piccola e leggera di quella attuale) sostituirà entro il 2017 il carburatore nella produzione di moto di cilindrata compresa tra 90 e 500 cc.
Si ridurranno così in modo netto sia i consumi di benzina (una risorsa molto costosa in India) che le emissioni inquinanti.
In Europa potremo beneficiare di un sensibile abbattimento dei costi grazie all'uso di questi componenti, che risultano anche più leggeri e molto meno costosi nella produzione.
Europa e Asia. Dov'è oggi il business
I nuovi componenti (iniettore e centralina ECU) sono stati progettati e realizzati dalla divisione indiana della Bosch e avranno un costo finale inferiore ai 20 euro. La centralina in particolare è stupefacente: ha dimensioni ridotte e il suo materiale plastico sopporta le vibrazioni dei piccoli motori e l'umidità tipica dell'Asia .
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Un altro tema importante è la connettività dei veicoli. Con lo sviluppo dell'elettronica e degli smartphone il consumatore potrà tenere monitorati i consumi e l'efficienza complessiva del veicolo. Col telefonino sarà inoltre possibile bloccare l'iniezione in caso di furto. I motociclisti potranno richiamare informazioni relative al consumo o altri dettagli relativi all’alimentazione sul loro device, che però offrirà un’ulteriore funzione ben più importante: la capacità di attivare un immobilizer attraverso l’invio di un segnale che blocca l’impianto di iniezione/accensione.
Intervista ai vertici Bosch
Hauke Rosch (direttore del progetto ) ci spiega cosa ha spinto Bosch sul mercato asiatico.
«E' un mercato dalle potenzialità di crescita enormi, con numeri molto importanti per Bosch. Ci dà la possibilità di migliorare in modo evidente la qualità della mobilità delle persone in Asia, abbattendo il consumo di carburante delle moto. Rispondiamo alle esigenze del consumatore locale, che necessita di componenti elettronici più leggeri ed economici. Ad esempio la nuova ECU è molto più leggera e compatta ed è fatta in materiale plastico che resiste alle vibrazioni dei motori piccoli e alle strade dissestate».
Quando sarà sul mercato il nuovo sistema e con quali marchi asiatici inizierete a collaborare?
«Il sistema sarà pronto per la fine dell'anno prossimo, ma al momento non siamo ancora nella condizione di rivelarvi con quali partner».
Centralina e iniettori rappresentano un evidente passo in avanti rispetto ai componenti attuali a livello di peso, di costi e di ingombri. Perché non renderli disponibili anche per le aziende di moto e di scooter europee? Ci sarebbe un sicuro risparmio anche a vantaggio del consumatore finale.
«Quello che dice è vero, i nuovi componenti contengono il meglio della tecnologia attuale. Per questo le anticipo che Bosch sarà presente con un suo stand a Eicma 2014. Qui presenteremo due novità molto, molto interessanti anche per il resto del mondo».
A Stoccarda abbiamo parlato anche con Mr Sandeep, presidente della divisione indiana di Bosch dedicata ai sistemi di iniezione. L'India oggi è in pieno boom economico. Quali ripercussioni ci sono per l'industria del settore?
«L'India ha grandi potenzialità di crescita, ma queste vanno perseguite nel rispetto dell'ambiente e con un uso intelligente delle risorse. Abbiamo grandi potenzialità di crescita sul nostro mercato, grazie anche allo sviluppo di una classe media che dispone di buone capacità di spesa. L'India vivrà presto un vero boom nella vendita di moto. L'industria cresce del 14% all'anno, ci aspettiamo di arrivare a 20 milioni di due ruote circolanti nei prossimi anni. L'industria delle due ruote sta crescendo e ci sono importanti realtà. Ma per avere successo sul mercato asiatico bisogna proporre un'innovazione semplice, che il consumatore possa apprezzare subito. Il nuovo sistema di iniezione va in questa direzione. In India paghiamo il prezzo più alto al mondo per la benzina. Quindi dobbiamo ridurre i consumi, e con questi anche le emissioni».
Perché Bosch India ha dedicato un'attenzione così grande alla connettività della centralina con gli smartphone?
«Nel nostro paese c'è stata la maggiore diffusione al mondo di smartphone, che costano molto poco. E' essenziale connettere questi strumenti al veicolo, per creare emozioni e dare un servizio che il consumatore indiano apprezzerà sicuramente».
Perché non avete pensato di sviluppare un sistema di iniezione dedicato ai motori 2 tempi?
«In India il settore delle moto con motore a 2 tempi è destinato a scomparire entro il 2017, resterà solo una piccola nicchia di scooter 50 cc. Le moto di cilindrata superiore saranno indiscutibilmente a 4 tempi per due ragioni: contenere i consumi e ridurre le emissioni. Non ci sarà spazio per i motori a 2 tempi, per questo non abbiamo sviluppato un sistema dedicato».
L'importante innovazione che vi abbiamo presentato fa il paio con il sistema ABS a un canale che opera sulla ruota anteriore (dove c’è il freno idraulico a disco). Questo sistema costerà pochi euro e ridurrà drasticamente gli incidenti nei paesi in via di sviluppo del continente asiatico.
di là sviluppo e futuro per tutti