Carabinieri in azione! Con loro a sirene spiegate per le vie di Milano
Su Moto.it e Automoto.it inizia una serie di puntate speciali dedicate all'Arma dei Carabinieri. Questa forza di polizia non ha certo bisogno di presentazioni, la sua è una storia lontana, che parte addirittura prima dell'unità d'Italia e risale al 1814.
Noi ci dedicheremo però ai Carabinieri di oggi, in particolare al rapporto speciale tra gli uomini dell'Arma e i loro mezzi grazie alla fantastica collaborazione del Nucleo Radiomobile di Milano.
Parleremo di luoghi comuni (le loro auto e moto sono truccate per andare più forte negli inseguimenti? i militari hanno patenti speciali di guida?), ma affronteremo anche il loro vissuto quotidiano a due e a quattro ruote.
In questa prima puntata seguiremo l'equipaggio in moto dei Carabinieri Giorgio e Giuseppe, impegnati nel servizio ordinario di controllo del territorio di una città oggi complessa come Milano. Complessa perché non è più soltanto un centro finanziario ed economico privilegiato (pensiamo al quadrilatero della moda), ma è anche diventata una delle mete turistiche più importanti del Paese, con diversi luoghi sensibili (il Castello Sforzesco, Piazza del Duomo, il Cenacolo, Brera e molto altro). Ed è un porto di transito di tanti disperati che da qui transitano per raggiungere altri Paesi europei. Il lavoro dei Carabinieri in moto va quindi a toccare da vicino la vita dei milanesi.
Moto.it ha deciso di seguirli in una giornata reale, per raccontarvi il loro lavoro al servizio di tutti noi. E anche per aprire una finestra su questi ragazzi, che sono in primo luogo motociclisti appassionati. Ciascuno di loro ha la propria moto in dotazione, che cura personalmente (pochi di noi possono vantare moto altrettanto pulite e ben tenute!). In moto ci vanno tutto l'anno e - l'abbiamo verificato - hanno una padronanza del mezzo semplicemente eccezionale. Ho seguito le loro due Aprilia Caponord 1200 nel traffico e nel controllo dei parchi pubblici in sella alla nostra BMW R1200R insieme all'operatore video Antonio. All'inizio tutto è filato liscio, "che lavoro tranquillo", abbiamo pensato. Il controllo dei documenti, i selfie coi bambini fuori da scuola (l'abbinata moto più divisa ha davvero una presa incredibile sui piccoli), l'ingresso nel Castello immortalato da decine di giapponesi selfie-muniti.
Ma è quasi a fine servizio che c'è piovuta addosso una scarica di adrenalina che resterà indelebile nei nostri ricordi. Per me, che guidavo, ma anche per il povero Antonio, seduto sul sellino e impegnato con la telecamera.
Sì perché, quando meno ce lo aspettavamo, è arrivata la chiamata dalla centrale per un intervento di emergenza a lampeggianti accesi e sirene spiegate.
I militari non hanno perso tempo e sono partiti a tutta velocità, ma sempre con grande rispetto verso gli altri utenti della strada (spesso distratti dal telefonino per accorgersi delle sirene di due moto in emergenza). E noi dietro - ovviamente autorizzati dall'Arma - a riprendere il loro intervento. Ve lo diciamo: tenere il loro passo è stato molto difficile, ma ce l'abbiamo messa davvero tutta per non rallentare il loro intervento. E' tutto raccontato nel video che trovate in apertura del nostro servizio.
Coi Carabinieri non ci fermiamo qui però. Nella prossima puntata saliremo sulla loro Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, una vettura spettacolare con la trazione posteriore (come le Alfa di una volta!) e la bellezza di 510 cavalli. Si tratta di un'auto di rappresentanza - lo diciamo subito - fornita in comodato gratuito all'Arma (quindi non grava sulle tasche dei cittadini), che però l'Arma ha scelto di non sfoggiare esclusivamente nelle occasioni ufficiali.
La Giulia è infatti guidata da autisti speciali, addestrati a missioni molto delicate e sempre al servizio dei cittadini. In questo caso di quelli più deboli. Seguiteci, ve ne parleremo presto.
Un ringraziamento speciale:
All'Ufficio Relazioni Esterne di Roma dell'Arma dei Carabinieri
Al Ten. Col. Antonio Montanaro, Comandante del Reparto Operativo Carabinieri di Milano
Al Maggiore Francesco Zio, Comandante del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Milano
Al Capitano Pablo Salari, Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Milano
Al Maresciallo Marco Palmieri.
Riprese e montaggio video di Antonio Mulas
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mar66, Palermo (PA)DettoFatto, secondo te come si sente un carabiniere o un poliziotto che dopo magari aver inseguito ed avere avuto una colluttazione ed avere rischiato per arrestare un criminale se lo rivede dopo 24 ore per strada grazie alle non leggi italiane?lascia stare il volontariato che non ha attineza con la professione dei carabinieri, in italia il volontariato è nato con gli obbiettori di coscienza per chi non voleva fare il militare, poi con gli anni ha coinvolto altre tipologie di persone
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mar66, Palermo (PA)video dimostrativo che sicuramente non rispecchia la realtà, non so cosa pensare dei Carabinieri, se reputarli eroi o masochisti,non perchè abbia qualche antipatia per le forze dell'ordine, anzi... ma hanno stipendi bassi, rischiano la vita o bene che vada di essere aggrediti e finire in ospedale e non possono reagire altrimenti vanno a finire loro in galera, quando arrestano qualcuno spesso il magistrato li rimette in libertà poco dopo, se non sbaglio se danneggiano un mezzo da loro guidato devono ripagarlo...tutto questo per la gloria?