l'editoriale di nico

Nico Cereghini: "Che strizze! Le metto in fila"

- Evochiamo le cinque strizze della nostra vita, i maggiori pericoli scampati, per ricordare che l’attenzione non può mai calare. Perché i jolly non durano in eterno | di Nico Cereghini

Ciao a tutti. Parliamo di spaventi per starci lontani. La più grande strizza della mia carriera motociclistica? Tornavo dal Mugello, tutto il giorno passato a provare le Laverda per la stagione dell’Endurance; stanchino, in sella a una Yamaha XS 1100 in prova, spingevo forte sul tratto appenninico della A1 per raggiungere a Milano una ragazza che mi faceva diventar matto.

Troppa carne al fuoco. Troppi km in moto. E troppo pirla. Entro in una galleria sparato sui 150 (limiti e traffico a zero, alla fine degli anni Settanta), curvone in galleria senza togliere gas se no la moto balla, uscita dal tunnel ed eccola lì: la coda di auto e camion, ferma. Non avessi trovato un corridoio centrale sufficientemente sgombro, non sarei più qui perché lo spazio per fermarmi mancava. Credo che l’istinto di sopravvivenza faccia miracoli, in certi casi. E il culo anche di più. Una volta fermo, sceso dalla moto, le gambe non mi reggevano e dovetti sedermi sul guard-rail. Il tremore, pazzesco, incontrollabile, mi passò dopo minimo un quarto d’ora.

Le cinque strizze più strizze della vita. I pericoli scampati. I ceri in chiesa. Al secondo posto metto un camion che mi sfiora sul lungolago di Colico. Era notte, avevo l’incoscienza dei quindici anni e un Viberti Vivì 50 che non aveva le luci e si fermava quando gli pareva. Tipo in piena curva sulla statale. Io spingevo, il camion mi ha visto all’ultimo, tromba a cento decibel e cinque centimetri di margine.

Le strizze sono frutto delle nostre sciocchezze? Certo che sì. A parte pochi casi, come quando il cambio di una V7 Sport mi si è piantato in un test. Semicurva da 120, ruota bloccata, sono rimasto in piedi e in strada. Non potevo far altro che tenere dritta la moto e sperare. La gomma si è consumata fino alle tele.
E questo è il terzo jolly, il quarto ancora con un camion, questa volta incrociato su una deviazione valtellinese, cantiere sterrato. Proprio quando lo incrocio sento un fracasso di ferraglia: stava perdendo il carico di tondini di ferro. Una sgassata piena di terrore mi ha salvato le penne anche quella volta.

La quinta strizza è di quelle divertenti. Superstrada da 130 all’ora, guida distratta, e quando realizzo che la Fiat 500 che mi precede, in corsia di sorpasso, va a 30 all’ora è già un po’ troppo tardi. Inchiodo quanto posso ma la colpisco ugualmente al centro del paraurti, la mia moto si alza dietro, quando atterra la tengo per miracolo mentre l’utilitaria caracolla nel praticello di sinistra fino a toccare leggermente il guard-rail. Ne escono tre donne piccole tutte vestite di nero, e la meno anziana, che guidava, candidamente grida: “Iiiih! Non potevate passare a destra come tutti gli altri?”.

  • DDD8619
    DDD8619, Guastalla (RE)

    Se il buongiorno si vede dal mattino....

    Sono un biker solo da un anno e mezzo .. prima del fatidico 12 ottobre 2008 ho sempre amato i motori ma li ho potuti ammirare solo da lontano... sebbene abbia cosi poca esperienza posso tranquillamente "vantare" una buona serie di episodi miracolosi capitatimi nei miei primi 8000 km in sella alla mia gsx r .
    1° sono alla terza o quarta uscita con la mia moto ma alla prima con i miei compagni di viaggio che da li in poi mi accompagneranno per tutta la stagione. Siamo in direzione lago di garda e dopo un andata relativamente tranquilla ,sempre a metà tra il cercare di stare al passo ed l'istinto di conservazione , al ritorno imbocchiamo un bel rettilineo che si perde alla vista, decido di provare a vedere cosa succede quando la manopola si gira come si vede.. bella pensata, se non fosse che la strada non la conosco e vedo i miei simpatici amici svoltare di colpo senza freccia a destra ,allorchè sorpreso delle due opzioni ovvero cercare di corvare comunque o tirare dritto scelgo la terza, una metà via che mi porta ad inchiodare a meta tra lo svincolo ed il rettilineo con in mezzo li ad aspettarmi un per spartitraffico... la ruota anteriore si sarà fermata a 20 cm...
    2°passo del cerreto sempre coi miei compari passo sostenuto ma tuttosommato in tranquillità, li appoggiato al guard rail della carreggiata opposta intravedo un bel piccione che decide proprio nel momento in cui passo di librarsi in volo attraversare la strada e come se non bastasse ad altezza testa. Non so come ma sono riuscito ad abbassare la testa come un ninja e schivarlo mentre mi sorvolava la nuca...
    3°sempre sul passo del cerreto teatro di scorribande dei motociclisti che credono di essere piloti (tra i quali in quell'occasione mi ci metto anche io, scemo incosciente) curva cieca destra , classica curva che invece di finire, stringe ancora di piu ,la mia mano destra senza rendermene conto pinza l'anteriore ,sento che la ruota parte e mentre sto osservando l'asfalto che sta per arrivarmi in faccia poichè la velocità del tutto sarebbe stata tale da non riuscire a mettere il braccio a protezione,miracolosamente il grip riprende... e resto in piedi.. i 50 km successivi ai 50 all'ora...
    4°mi trovo su un argine del po con un camion davanti che decido "intelligentemente" di sorpassare all interno, mentre ci troviamo affiancati in curva vedo da lontano sbucare dalla curva successiva una macchina in senso opposto allora decido di di riaddrizzarmi per poter dare gas e completare il sorpasso in tempo.. operazione riuscita ma c'era ancora un piccolo problema ,,la curva non era finita... per poco non mi sono ritrovato a fare un bel bagno nel Po..
    5°ed infine quinto ma primo come cacarella percepita sono sull autostrada della cisa , tutto libero una serie di curvoni bellissimi asfalto caldo niente velox ... ditemi chi di voi riesce a trattenersi... ovviamente cominciamo a tirare e tra continui sorpassi tra di noi arriviamo all imbocco di un ponte che presenta una curva leggera a sinistra facente sempre parte dell autostrada... siamo sull ordine dei 180 orari , piegati ed inebriati dalla velocità quando un bel giunto di ferro che collega le varie parti del ponte si presenta sotto la mia ruota posteriore.. penserete ad una perdita d'aderenza... macchè si era formato un leggero scalino che fa sollevare il posteriore e immaginatevi ai 180 ,piegati e su una ruota sola che non è qualla dietro per circa 1m e mezzo... dopo tutto questo ho deciso di sfogare le mie voglie in pista ed abbandonare progressivamente la strada, vedendo l'andazzo generale mi sembra la cosa migliore prima di far male a me stesso e soprattutto a qualcuno che non centra nulla... nonostante un high side alla prima pistata mi abbia già rotto una mano a dispetto della strada che non mi ha mai ferito so che è la scelta giusta..
  • DDD8619
    DDD8619, Guastalla (RE)

    Se il buongiorno si vede dal mattino....

    Sono un biker solo da un anno e mezzo .. prima del fatidico 12 ottobre 2008 ho sempre amato i motori ma li ho potuti ammirare solo da lontano... sebbene abbia cosi poca esperienza posso tranquillamente "vantare" una buona serie di episodi miracolosi capitatimi nei miei primi 8000 km in sella alla mia gsx r .
    1° sono alla terza o quarta uscita con la mia moto ma alla prima con i miei compagni di viaggio che da li in poi mi accompagneranno per tutta la stagione. Siamo in direzione lago di garda e dopo un andata relativamente tranquilla ,sempre a metà tra il cercare di stare al passo ed l'istinto di conservazione , al ritorno imbocchiamo un bel rettilineo che si perde alla vista, decido di provare a vedere cosa succede quando la manopola si gira come si vede.. bella pensata, se non fosse che la strada non la conosco e vedo i miei simpatici amici svoltare di colpo senza freccia a destra ,allorchè sorpreso delle due opzioni ovvero cercare di corvare comunque o tirare dritto scelgo la terza, una metà via che mi porta ad inchiodare a meta tra lo svincolo ed il rettilineo con in mezzo li ad aspettarmi un per spartitraffico... la ruota anteriore si sarà fermata a 20 cm...
    2°passo del cerreto sempre coi miei compari passo sostenuto ma tuttosommato in tranquillità, li appoggiato al guard rail della carreggiata opposta intravedo un bel piccione che decide proprio nel momento in cui passo di librarsi in volo attraversare la strada e come se non bastasse ad altezza testa. Non so come ma sono riuscito ad abbassare la testa come un ninja e schivarlo mentre mi sorvolava la nuca...
    3°sempre sul passo del cerreto teatro di scorribande dei motociclisti che credono di essere piloti (tra i quali in quell'occasione mi ci metto anche io, scemo incosciente) curva cieca destra , classica curva che invece di finire, stringe ancora di piu ,la mia mano destra senza rendermene conto pinza l'anteriore ,sento che la ruota parte e mentre sto osservando l'asfalto che sta per arrivarmi in faccia poichè la velocità del tutto sarebbe stata tale da non riuscire a mettere il braccio a protezione,miracolosamente il grip riprende... e resto in piedi.. i 50 km successivi ai 50 all'ora...
    4°mi trovo su un argine del po con un camion davanti che decido "intelligentemente" di sorpassare all interno, mentre ci troviamo affiancati in curva vedo da lontano sbucare dalla curva successiva una macchina in senso opposto allora decido di di riaddrizzarmi per poter dare gas e completare il sorpasso in tempo.. operazione riuscita ma c'era ancora un piccolo problema ,,la curva non era finita... per poco non mi sono ritrovato a fare un bel bagno nel Po..
    5°ed infine quinto ma primo come cacarella percepita sono sull autostrada della cisa , tutto libero una serie di curvoni bellissimi asfalto caldo niente velox ... ditemi chi di voi riesce a trattenersi... ovviamente cominciamo a tirare e tra continui sorpassi tra di noi arriviamo all imbocco di un ponte che presenta una curva leggera a sinistra facente sempre parte dell autostrada... siamo sull ordine dei 180 orari , piegati ed inebriati dalla velocità quando un bel giunto di ferro che collega le varie parti del ponte si presenta sotto la mia ruota posteriore.. penserete ad una perdita d'aderenza... macchè si era formato un leggero scalino che fa sollevare il posteriore e immaginatevi ai 180 ,piegati e su una ruota sola che non è qualla dietro per circa 1m e mezzo... dopo tutto questo ho deciso di sfogare le mie voglie in pista ed abbandonare progressivamente la strada, vedendo l'andazzo generale mi sembra la cosa migliore prima di far male a me stesso e soprattutto a qualcuno che non centra nulla... nonostante un high side alla prima pistata mi abbia già rotto una mano a dispetto della strada che non mi ha mai ferito so che è la scelta giusta..
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