Conclusa con successo la manifestazione contro il pedaggio sullo Stelvio
Nonostante le proteste che si sono alzate da molte parti, la Provincia Autonoma di Bolzano guidata da Luis Durnwalder ha proseguito sulla propria strada: dal 2013 il versante altoatesino del Passo dello Stelvio sarà a pedaggio. Di conseguenza, domenica 23 settembre 2012 si è svolta al Passo dello Stelvio la Manifestazione di protesta organizzata dal CIM (Coordinamento Italiano Motociclisti) contro questa assurda decisione.
Ritrovarsi in un Paese dove ogni Ente Locale può arrogarsi il diritto di sottoporre a gabelle gli utenti della strada avrà inoltre ricadute negative dal punto di vista economico e turistico. Domenica 23 settembre, nonostante il fatto che la temperatura in quota fosse di pochi gradi sopra lo zero, sono stati numerosi i motociclisti che hanno sentito il dovere di mettersi in sella per portare il proprio attivo contributo in quella che è una battaglia di sensibilizzazione importante non solo per i possessori delle due ruote.
Il gazebo del CIM ha visto un fluire ininterrotto di motociclisti che, sovente in paziente e civile attesa, hanno apposto la propria firma sulla petizione proposta dal Coordinamento. Molti poi i motociclisti stranieri tra cui spagnoli, svizzeri, austriaci e tedeschi di passaggio che hanno voluto partecipare al presidio portando la loro protesta ed apponendo anch'essi la propria firma sulla petizione.
Per tutto il giorno i Cittadini In Moto hanno sostato al Gazebo del CIM, firmato la petizione, ricevuto il volantino riportante l'itinerario alternativo e gratuito che prevede lo splendido Umbrail Pass e l'adesivo contro la libertà di gabella. Il CIM rileva come grande sia stata la solidarietà ricevuta anche dai titolari di esercizi commerciali, alberghieri e di ristorazione presenti sul Passo ed in valle, preoccupati dalle conseguenze economiche di questo provvedimento, in un momento di grave crisi...
buon valtellinese
piega per fare il ballo dei schueblattern si mettono i lederhosen. ciao
la prendete troppo sul serio
Invece io lo immagino con il Tracht tirolese che si schiaffeggia le chiappe e si prende a calci in culo con i suoi conterranei