C’era una volta il Rally in terra d’Africa
La mitica Dakar lascia il posto a una serie di competizioni che dell'originale preserva solo il nome e, nelle intenzioni dell'organizzatore ASO, lo spirito avventuriero cha ha accompagnato generazioni di piloti.
La gara, annullata a causa delle minacce terroristiche dei Taliban in Mauritania, è sostituita dal nuovo Central Europe Rally.
Si tratta della prima gara organizzata da ASO sotto la certificazione "Dakar Series".
Un Rally certificato, cosa significa? Nelle intenzioni di Amaury Sport Organisation (ASO), l'evento, pur svolgendosi in luoghi meno esotici, manterrà fede ai criteri guida della gloriosa Dakar.
Il che significa standard di sicurezza elevati, organizzazione di alto livello, partecipazione di tutte le squadre più forti al mondo e copertura da parte dei principali media internazionali.
La prima corsa della Dakar Series si svolgerà tra il 20 e il 26 aprile in Ungheria e Romania. Si partirà da Budapest (designata a ospitare lo start della Dakar 2009, che a questo punto pare già segnata), i piloti raggiungeranno il Lago Balaton, passando anche in territorio romeno.
La distanza totale sarà di 3.000km, circa un terzo della Lisbona-Dakar appena cancellata.
ASO ha già ricevuto il supporto dei principali team dakariani, tra i quali Bmw, Volkswagen, Mitsubishi e Ktm.
Resta da vedere il fascino che il nuovo Rally saprà esercitare sui tanti privati che sognavano di raggiungere in moto il Lago Rosa.
L'unicità e l'imprevedibilità delle tappe della Dakar erano le principali attrattive che non ritroveremo nelle competizioni rallistiche disputate in Europa.
Il giudizio sul Central Europe Rally resta ovviamente sospeso e rimandato al dopo gara.
Ad oggi si può solo apprezzare lo sforzo di ASO, che offre alle squadre un rally "riparatore" (la "Dakar Series" era inizialmente prevista per il 2009, ma i recenti avvenimenti hanno fatto sì che venisse anticipata), seguito dagli stessi media che avrebbero dovuto prendere parte alla vera Dakar.
Heinz Kinigadner, Offroad Motor Sports Consultant di Ktm, ha accolto positivamente la notizia: "In questo modo si dà la possibilità ai piloti e alle case di correre in una competizione di alto livello, senza dover sostenere altri costi. E' un gesto importante verso coloro i quali tanto avevano investito nella Dakar 2008".
A.P.
Non chiamatela DAKAR ...