Decreto Infrastrutture: le reazioni di FMI e ANCMA al targhino per l'Enduro e al resto
Approvato ieri con modifiche dalla Camera dei Deputati, il decreto legge Infrastrutture e trasporti n. 121/2021 passa ora alla discussione al Senato per la sua conversione.
Fra gli importanti emendamenti approvati ve ne sono alcuni che riguardano da vicino la mobilità a due ruote e le modifiche al Codice della strada.
Federazione Motociclistica Italiana e l'associazione industriale di Confindustria ANCMA hanno commentato le nuove norme approvate, esprimendo insoddisfazione per il mancato accesso dei veicoli di 125 cc in autostrada e dicendosi favorevoli all'introduzione del “targhino” per le moto da Enduro nelle competizioni.
Ci sono poi le parti che riguardano l'ingresso in autostrada delle moto elettriche, il via ai moto taxi e alle moto ambulanza.
In questo senso è stata valutata positivamente l’approvazione delle proposte di modifica al codice stradale che consentiranno di utilizzare anche i motoveicoli per i servizi di prima emergenza sanitaria (trasporto di personale medico e presidi sanitari) e i servizi di trasporto taxi.
Niente 125 in autostrada
Critiche invece per quanto riguarda l’accesso di moto e scooter in tangenziali e autostrade.
Bene perché da un lato viene colmato il vuoto legislativo relativo ai motoveicoli elettrici (fissando tuttavia una soglia molto alta a 11 kW, che discrimina i veicoli a zero emissioni rispetto ai termici), male perché rimane il divieto di accesso per moto e scooter con meno di 150 cc di cilindrata.
E' un vincolo che esiste soltanto in Italia e che, commentano FMI e ANCMA, “non è più giustificato dal progresso tecnologico e dai livelli di sicurezza raggiunti dai veicoli a due ruote. Auspichiamo che in un prossimo futuro, anche con la collaborazione dei concessionari autostradali, sarà possibile allineare il nostro Paese al resto d’Europa”.
In gara dalla targa al targhino
Novità per le moto da Enduro che potranno montare una targa sostitutiva durante le competizioni, evitando il rischio di danneggiare o smarrire quella ufficiale. Sul testo del DL il Governo ha posto la questione di fiducia per cui non sono possibili modifiche al suo interno.
Si tratta di un risultato a lungo atteso dal settore motociclistico. “Siamo finalmente riusciti a far comprendere alle istituzioni quanto sia importante preservare la targa dal rischio reale di danneggiamento o perdita durante le competizioni di enduro, con conseguenze economiche pesanti per i proprietari della moto, costretti alla reimmatricolazione della moto”.
Ciclomotori storici
Un'altra novità accolta positivamente riguarda l’ingresso dei ciclomotori fra i veicoli di interesse storico, collezionistico e d’epoca.
Anche per i ciclomotori si apre la possibilità di essere inclusi nella categoria dei veicoli atipici potendo beneficiare delle relative agevolazioni previste dal Codice della strada.
“Sono emozionato e molto grato a tutti coloro che hanno sostenuto l’approvazione del targhino – ha detto Giovanni Copioli, presidente FMI -. Diventa realtà una esigenza che rappresentavamo da anni alle istituzioni. La nostra istanza comprendeva in realtà anche gli allenamenti, ma le istituzioni hanno ritenuto possibile fornire questa possibilità solo in occasione delle competizioni. Dedico questo risultato a tutti i piloti di enduro che potranno usufruirne”.
“Con la soddisfazione per le novità e i risultati ottenuti insieme alla FMI – ha aggiunto Paolo Magri, presidente ANCMA –, dobbiamo purtroppo registrare anche la mancata approvazione della misura riguardante l’acceso dei 125 in autostrada. L’accoglimento delle nostre comuni istanze è comunque indicativa del valore del nostro settore e del maggiore peso specifico che la mobilità su due ruote ha assunto”.
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Cinghia02, Faenza (RA)Ma della proposta FMI di passare da 2 a 4 anni la revisione periodica si è poi fatto nulla???Ovviamente per i mezzi di interesse storico regolarmente circolanti e iscritti FMI
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renatomioni211Leggo "targa sostitutiva" e non "targhino".. hanno specificato le dimensioni che dovrà avere?