Ducati-Audi, è ufficiale. Le prime dichiarazioni di Stadler
Confermata in una nota diffusa da Investindustrial la cessione del 100% di Ducati ad Audi AG.
Bonomi sottolinea l’importanza che potrà avere Audi nel processo di globalizzazione, apprezza l’importante lavoro fatto dal management e dai lavoratori di Ducati sotto la guida Del Torchio, e ritiene che la nuova proprietà saprà tutelare nel migliore dei modi la clientela.
18 aprile 2012
In una nota diffusa in serata Andrea Bonomi, Presidente di Investindustrial, esplicita l’importanza della scelta di una società industriale e ritiene che “Audi sia il partner migliore per continuare il processo di globalizzazione che è già stato avviato con successo.” Riguardo la Ducati aggiunge di essere convinto che “la società , nelle mani capaci di Audi, continuerà ad avere un futuro estremamente positivo e ricco di soddisfazioni per i clienti e per i lavoratori dell’azienda.” E che “si dimostrerà una nuova proprietà responsabile e capace, in grado di preservare le competenze tecnologiche dei dipendenti italiani dell’azienda per realizzare un ulteriore processo di crescita di Ducati.”
Ricorda il ruolo fondamentale che ha avuto “il management team, guidato da Gabriele Del Torchio, e tutto il personale qualificato e appassionato di Ducati nel trasformare l’azienda in un marchio globale, sviluppando alcuni dei modelli di moto più interessanti attualmente sul mercato.”
Non trascura l’attenzione verso i clienti Ducati: “una clientela fedele e in crescita, che sarà ben tutelata, grazie alla presenza globale e all’eccellenza tecnica di Audi e del gruppo Volkswagen.”
La nota diffusa non lascia dubbi riguardo la cessione del 100% di Ducati ad Audi menzionando che anche gli altri azionisti di Ducati hanno ceduto le loro partecipazioni ad Audi AG.
CHE DIFFERENZA FA? E' importante il posto di lavor
La proprietà non è importante, è importante il lavoro per operai, progettisti e impiegati vari nel nostro paese.
valerio gaggero
Ma tutti non pagano bene e sufficientemente in tutti settori.
E la gente non spende.
Chi ha soldi liquidi sui compra quel che gli pare nel mercato globale, tanto decantato da imprenditori e governanti.
Insomma diciamocelo i nostri imprenditori non vedono lontano un palmo dal proprio naso.