FMI e ANCMA incontrano il vice ministro delle Infrastrutture Morelli
Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e FMI (Federazione Motociclisti Italiana) hanno incontrato ieri il vice ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Alessandro Morelli. Le delegazioni delle due realtà istituzionali, che rappresentano la totalità dell’offerta e dalla domanda di motociclismo sul territorio nazionale - da una parte l’industria delle due ruote a motore che in Italia genera occupazione per un indotto di oltre 90mila persone e dall’altra tutta l’attività sportiva di settore e più di 110mila tesserati strutturati in 1740 Moto Club -, hanno sottoposto al membro del Governo Draghi un dossier condiviso di undici pagine.
Al centro dell’incontro la promozione della sicurezza stradale, ma anche alcuni attesi e concreti interventi sul Codice della Strada per il settore, quali l’accesso in autostrada e sulle tangenziali per i motocicli 125cc e per quelli elettrici e la definita e strutturale introduzione della misura sperimentale riguardante lo sconto del 30% ai motociclisti sull’importo del pedaggio autostradale. Tra le richieste di ANCMA e FMI compaiono anche l’introduzione della targa sostitutiva per moto da enduro in gara e allenamento, la possibilità per i motoveicoli di trainare rimorchi, la disciplina legata all’utilizzo dei motoveicoli per interventi sanitari d’emergenza (moto-ambulanze) e l’istituzione del servizio di moto-taxi, già diffuso in alcuni paesi europei.
In una nota diffusa nel pomeriggio di oggi ANCMA e FMI hanno sottolineato “l’attenta disponibilità dal viceministro Morelli e l’interesse dimostrato verso le proposte contenute nel dossier, in particolare sul tema della sicurezza”. Un impegno confermato anche dall’attenzione personale dell’On. Morelli sul contributo che la tecnologia può dare in questa direzione e dall’intenzione dello stesso vice ministro di promuovere a breve misure riguardanti smart roads e sistemi ITS vehicle-to-vehicle e vehicle-to -infrastructure, ovvero di dispositivi in grado di interagire in tempo reale con le infrastrutture e gli altri utenti della strada.
Poi magari su VR46 scriviamo in 300.
Lor signori di cui sopra, contano proprio su questo. L'indifferenza.
Si va avanti così, con chi, pagato (bene), prende decisioni sulla ns. pelle ed il ns. portafoglio.