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Husqvarna 701 Supermoto 2015

- Debutto al salone EICMA di Milano per la sportivissima Husky monocilindrica in arrivo dopo l’estate
Husqvarna 701 Supermoto 2015

Arriverà a fine estate 2015 la 701 Supermoto, modello stradale con cui Husqvarna riprende il discorso lasciato a metà con il passaggio di proprietà di fine 2012. Un discorso che, come già sottolineato, affonda le sue radici nelle origini del marchio svedese, perché Husqvarna è nata proprio con le competizioni su asfalto prima di diventare una leggenda nel fuoristrada dopo il 1950.

La 701 Supermoto, presentata al salone EICMA di Milano, è una motard stradale ad altissime prestazioni: grazie ad un monocilindrico potentissimo (ci sentiamo abbastanza sicuri nell’ipotizzare una derivazione abbastanza diretta dal KTM 690) e un peso minimo davvero contenuto dovrebbe diventare il nuovo riferimento per la guida sportiva sullo stretto.

Il motore della Husqvarna 701 Supermoto, nuovo riferimento della categoria
Il motore della Husqvarna 701 Supermoto, nuovo riferimento della categoria

Il monocilindrico raffreddato a liquido con distribuzione monoalbero da 690 centimetri cubici offre infatti ben 67 cavalli a 7.500 giri e 68 Nm a 6.000 (superiori quindi all’unità KTM), ponendosi come punto di riferimento di categoria anche per raffinatezza costruttiva, dal momento che il peso del propulsore completo si ferma a soli 43,3 kg, il tutto senza compromettere l’affidabilità: i tagliandi restano ad intervalli di 10.000 km. Rimangono ovviamente la gestione acceleratore ride-by-wire con tre mappature (Standard, Soft e Advanced) più una per l’impiego con carburanti di bassa qualità, l’accensione a doppia candela e la frizione antisaltellamento APTC con comando idraulico.

  • Potenza massima 67 cavalli
  • Coppia massima 68 Newton/metro
  • Peso a secco 145 chili
  • Prezzo N.D. Euro

Il telaio è un’unità a traliccio in acciaio al Cromo-Molibdeno; il telaietto posteriore integra il serbatoio carburante (come del resto intuibile dalle sovrastrutture). Il comparto sospensioni offre una forcella rovesciata WP con steli da 48mm e funzioni dell’idraulica separate sui due steli, mentre al posteriore spicca un monoammortizzatore della stessa marca con leveraggi progressivi. L’impianto frenante conta su un disco da 320mm lavorato da una pinza radiale Brembo a quattro pistoncini all’avantreno, e un’unità da 240 a retrotreno, entrambe gestite dall’ABS bicanale Bosch 9MP+ disinseribile. Tipiche le misure di cerchi e gomme: 120/70 e 160/60-17”.

Le sovrastrutture, molto estese ma decisamente meno rispetto al concept dello scorso anno) sono caratterizzate da una sella allungata e molto estesa anteriormente, con coprisella antiscivolo per garantire aderenza al pilota in ogni condizione. Le fiancatine del telaietto posteriore (che integrano le grafiche stampate) proteggono il serbatoio del carburante integrato pagando un po’ in termini di leggerezza estetica della zona centrale.

  • italo meneghetti
    italo meneghetti, Fonte (TV)

    finish

    è finita un 'era di fantasia ed innovazione ora solo business e ktm con la divisa storica evviva Beta
  • metansk
    metansk, Como (CO)

    @rudi10

    Era una battuta su....è palese sia una smc 690 r con il vestitino cambiato!
    Comunque ho avuto 640, poi 625 e 660 e infine 690 lc4, tutte gran moto....anche io mi aspettavo un bel bicilindrico ma già sapevo come andava a finire...con la nuda secondo me hanno fatto anche un bel lavoro...non l ho mai provata ma sulla carta mi sembra una moto molto bella e fruibile..
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