I 500.000 dell'EICMA
Mezzo milione di visitatori, Milano vola alto
E' un fiume in piena quello che si riversa in Fiera nell'ultima giornata di EICMA 2008. Una domenica da leoni che celebra il successo indiscusso della 66esima edizione: leoni come Paolo Bettini, che conclude sul velodromo della sei giorni una carriera straordinaria, o come i centauri che strappano applausi a scena aperta nelle competizioni di Moto Live.
Milano capitale della moto
Il quartiere fieristico di Rho-Pero quest'anno ha retto bene l'impatto e migliaia di visitatori si sono goduti in piena comodità uno spettacolo davvero grandioso, dentro e fuori le mura dei padiglioni. Per gli amanti delle due ruote, Milano è stata per una settimana il paese delle meraviglie.
"Il successo strepitoso che questa edizione di EICMA ha riscosso non deve distogliere la nostra attenzione dalle priorità di sempre - spiega Costantino Ruggiero, direttore generale di EICMA - ovvero dare le risposte più soddisfacenti alle aziende del settore e, in particolare, trovare un giusto punto d'incontro tra le aspettative del settore moto e quelle della bici. Mi sembra di aver colto una generale soddisfazione circa gli esiti dell'esposizione. L'evento ha trovato una sua precisa identità, potremmo semmai pensare in futuro ad un secondo momento specificatamente dedicato al trading delle aziende ciclistiche, anticipato rispetto alla data di novembre, e ad una maggiore sinergia tra i settori ciclo e moto, magari favorita dalle comuni tematiche legate alla mobilità nei centri urbani".
Mezzo milione di appassionati
I dati parlano chiaro e legittimano le facce soddisfatte degli organizzatori: circa mezzo milione di spettatori, in linea con i valori dell'edizione record 2007, che in un momento di congiuntura come quello attuale rappresenta un consuntivo molto positivo.
La Rosa d'Inverno
Il rombo delle moto che in lunga sequenza sono arrivate da Piazza Duomo fino in Fiera per il raduno "La Rosa d'Inverno" è l'atto conclusivo di EICMA e un festoso arrivederci all'anno venturo: a prescindere da quando e dove (le decisioni ufficiali verranno comunicate a giorni), sarà comunque un successo.
Moto.it
La crisi, il markenting la passione
Quest’anno mi sono deciso: in un momento di pura follia mi sono ritagliato una bigiata clamorosa e mi sono presentato alle porte dell’Eicma. Appena entro nel padiglione 14 e 18 resto attonito dalla gran affluenza di gente, dal caldo e dal rumore. Ogni stand per attirare gli sguardi dei visitatori pompa musica a volume alto e mette in mostra gli ultimi modelli…..o meglio le ultime modelle arrivate a Milano per l’evento.
Ragazze splendide, tanto che mi domando se sono vere: così belle, così simpatiche così tante e così tutte insieme non le ho viste nemmeno al concorso di miss Italia. Già ma le moto? Ah sì è vero! Sono qui per le moto….ma non mi sembra di essere l’unico arrivato con l’intento di vedere le nuove proposte motoristiche e poi si fa distrarre da altro. Si, è tutto bello: le ragazze, le moto, gli accessori. La testa ronza e getto la spugna: mi faccio trascinare enll’imbesuimento anch’io. Ma siccome cerco di mantenere il controllo mi viene da pensare: in questo momento di crisi e di vendite a picco, i grandi guru del marketing cosa sono riusciti ad inventarsi per poter riempire i carnet des ventes? Belle ragazze a parte: quelle mica te le puoi portare a casa insieme alla moto che ti comprerai. Ho visto solo due tentativi di innovazione e di fare un passo avanti. Il primo sono le moto elettriche, il secondo l’Husqvarna bassa e filante per andare al bar in impennata. Ho visto girando per i saloni tante riproposte di vecchie cose, tentativi di cavalcare l’onda dello stile retrò. Stand di Vespa Px come quella che ho in garage buttata in un angolo, oppure la nuova Vespa attrezzata col sidecar in stile come quella che vedrò a Novegro al mercatino delle moto vecchie. Mi viene da pensare che siamo poi alla frutta, anzi no. Non ci siamo messi nemmeno a tavola. La mia riflessione è questa: la moto non è più il mezzo di trasporto del dopoguerra, indispensabile per far girare l’economia ma è una passione, una cosa superflua, una scusa per sentirsi liberi. In un periodo di crisi dove abbigliamento e profumi e cose inutili vengono tagliate per ridimensionare le spese familiari, i grandi pensatori di marketing rincorrono sogni passati, non avendo in mente nessun altra buona idea. La precedente, in un periodo di vacche grasse, è stata quella di cavalcare i finanziamenti a babbo morto e a tasso zero. Questi manager che guardano solo i numeri, sterili cifre senza passione tentano la strada percorsa da New Beetle, Mini e Cinquecento, sperando di riaccendere la passione con vecchi sogni. Ma come non capiscono che quando si stava peggio si stava solo peggio e non meglio? Come non capiscono che i bei modelli di una volta erano belli allora e ci rievocano solo buoni sentimenti perché allora non ce li potevamo permettere, ma oggi sono solo modelli obsoleti?
Io penso sempre a quell’anno di campeggio che ho passato sotto l’Esercito a giocare alla guerra da paracadutista. E’ stato bello, ho fatto lanci, ho volato su tutto ciò che si alzava almeno un metro da terra, ma mica mi viene in mente di prenotare una vacanza per me e famiglia all’Hotel Millebrande……Il passato è bello perché è passato, perché si tende a dimenticare le cose negative e a rievocare solo quelle positive. Il futuro fa paura perché sconosciuto ma pieno di cose altrettanto belle da scoprire e da vivere. Ecco questo è il mio pensiero: perché inseguire con operazioni di marketing camuffato il riaccendere di una passione con cose vecchie? Le moto vecchie, lo dico sempre, sono solo moto vecchie e inseguire quei sogni col marketing e senza passione si rischia di perdere il treno oppure di prenderlo all’ultima carrozza mentre il macchinista sta davanti a vedere la nuova strada.
Paolo Sala
sono stato all'eicma
belle moto ho visto e non solo....!!!
un saluto a tutti quelli che come me erano in volo al mattino ed alla sera per veder lo stesso spettacolo
ciao
Luca