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L'autovelox di Cadoneghe e la riunione infuocata in consiglio comunale: "Buffoni, toglieteci le sanzioni" [VIDEO]

- In comune a Cadoneghe si è tenuta una riunione fino a tarda notte dove sono volate parole grosse, Il tutto in diretta su Facebook. Qui il video
L'autovelox di Cadoneghe e la riunione infuocata in consiglio comunale: Buffoni, toglieteci le sanzioni [VIDEO]

A Cadoneghe, un comune sparso da poco più di 15 mila abitanti in provincia di Padova, negli ultimi mesi ne sono successe di tutti i colori. Al centro della vicenda le multe.

Tutto è iniziato con l'esplosione di un autovelox. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo e la faccenda ha destato l'interesse di voi lettori, ma in particolare delle forze dell'ordine e del sindaco del comune di Cadoneghe, che si dichiarò imbarazzato davanti all'accaduto. 

Il velox incriminato ha prodotto più di 24 mila multe in poco più di un mese, un numero di infrazioni altissimo causato a un abbassamento del limite di velocità. Insieme alla multe anche gli incassi sarebbero molto alti dato che più o meno ogni multa si aggirava sulla cifra dei 180 euro. 

Il colpo di scena

I carabinieri hanno indagato sull'autovelox e hanno perquisito il Municipio di Cadoneghe. Il risultato? Due avvisi di garanzia: uno per il Comandante dei Vigili Urbani Gianpietro Moro ed uno per un altro agente. I due vigili sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di falso in atto pubblico relativamente alla documentazione presentata a sostegno dell’installazione degli autovelox. 

In conclusione? L'autovelox era irregolare.

Il consiglio comunale del 13 settembre

Il 13 settembre si è tenuto un acceso consiglio comunale che si è protratto fino a tarda notte, dove sono volate parole grosse tra la maggioranza e l'opposizione. Al consiglio hanno partecipato anche un centinaio di residenti, molti dei quali hanno lamentato di essere state vittime del sistema di controllo della velocità scoperto poi irregolare.

La trasmissione in diretta su Facebook ha registrato picchi di quasi 500 spettatori. In breve, l'argomento suscita un grande interesse, comprensibilmente, e c'è una forte necessità di fare chiarezza sui fatti accaduti.

La folla furibonda

Lo scambio di battute tra il sindaco attuale Marco Schiesaro e l'ex primo cittadino, ora consigliere all'opposizione, Michele Schiavo, hanno infuocato gli animi. Sono volate anche parole grosse e insulti. L'urlo della folla è stato chiaro: «Adesso annullate le multe». Con i nervi ormai a fior di pelle c'è stato qualcuno che ha rivolto parole poco eleganti: "Buffoni!".

Schiesaro e i suoi assessori hanno ripetutamente sottolineato che la richiesta di installare i due misuratori di velocità è nata da una petizione presentata da famiglie preoccupate per la velocità dei veicoli in quel determinato tratto di strada. Inoltre, hanno ribadito innumerevoli volte, che l'obiettivo non era di generare entrate, ma di garantire la sicurezza degli utenti della strada, con particolare attenzione ai pedoni e ai ciclisti, considerati tra le categorie più vulnerabili. Come è evidente le minoranze non condividono questa posizione, e sembra che il dibattito andrà avanti ancora per un po'.

  • patatino1226
    patatino1226, Fosso' (VE)

    penso che ci debbano essere le regole ma anche il buonsenso, se la popolazione esasperata è arrivata a protestare in sede pubblica l'amministrazione comunale dovrebbero rendersi conto che hanno effettivamente passato il limite ed eventualmente provare a trovare un'altra soluzione oltre a quella facile e comoda dell'autovelox.
  • quagliodromo
    quagliodromo, Telgate (BG)

    Nessuno si chiede come mai 24.000 persone in un mese non hanno rispettato i limiti?
    Le regole vanno prima rispettate, e poi, se si ritiene che non siano giuste, si possono contestare nelle sedi opportune.
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