Curiosità

Moto S450RR, dalla Cina con (poca) fantasia

- 24 cavalli per un bicilindrico parallelo e una ciclistica raffinata. Ma un'estetica che ci ricorda...

Sfidiamo chiunque ad osservare la Moto S450RR (si, il marchio si chiama davvero "Moto") e a non reagire come Roberto Benigni in "Johnny Stecchino", quando osservando il suo sosia identico se ne uscì con l'immortale battuta "Non mi somiglia per niente". Questa S450RR, che arriva a copiare la BMW S1000RR anche nella nomenclatura, è di fatto un perfetto plagio della supersportiva di Monaco: di fatto anche il logo sul parafango anteriore ricorda molto quello della Casa bavarese.

La sostanza, dicevamo, conta su un bicilindrico da 450 cc capace di prestazioni dichiarate di 24 cavalli e 22 Nm, anche se sui regimi c'è un po' di confusione (il valore di coppia massima sarebbe erogato a un regime superiore a quello di potenza massima...) ma ipotizziamo rispettivamente 7.000 e 6.500. L'elettronica è limitata a un cruscotto digitale - che ricorda un po' certi vecchi tablet di sottomarca - mentre la ciclistica appare di tutto rispetto, con forcella regolabile e impianto frenante con una terna di dischi (sorvoliamo sull'aspetto) e pinze anteriori a montaggio radiale. La coppia di cerchi da 17 pollici calza pneumatici nelle misure 110 e 150.

Naturalmente, la Moto S450RR non arriverà mai in Europa, ma se foste interessati, il prezzo in Thailandia è il corrispondente dei nostri 1.800 euro.

  • Antonio Manca
    Antonio Manca, Reggio Calabria (RC)

    La BMW sa badare ai propri interessi e se potrà/vorrà, saprà tutelarsi. Questa moto non riguarda il mercato italiano, a quanto si legge nell'articolo. Invece, rammento che in Italia la prima in classifica vendite è una moto il cui design tende ad imitare proprio il prodotto bavarese (non in modo così sfacciato, certamente), ed il mercato la premia.
  • DettoFatto
    DettoFatto, Lodi (LO)

    Per un piccolo (o medio) imprenditore, molte idee necessitano di sacrifici e tanta volontà prima di diventare prodotti; tante pene da sopportare (prova ed errore), tanti investimenti, spesso personali (specie in italia); tanto rischio.
    Quando finalmente sei riuscito a lanciare un prodotto, a prezzo di sacrifici enormi, dopo fallimenti e sconforto e magari col rischio di fallire nei casi più estremi, e il primo che passa per la strada te lo copia, e non è perseguito...
    allora, chi te lo fa fare?

    Una mia amica all'università mi prendeva per il cu*** perchè compravo libri originali e non fotocopiati: la risposta fu fin troppo semplice, se nessuno comprasse libri originali, non esisterebbero nemmeno le copie.
    Questo modo di fare "impresa" è semplicemente parassitario.
    Si uccide la creatività, che è alla base del progresso.

    Se si parla di farmaci salva vita, allora non è giusto che il valore del brevetto li renda inaccessibili alle masse; se si parla di beni di lusso o prodotti "premium"... dove sarebbe il diritto ad avere un prodotto premium?
    Se non posso permettermi un Rolex daytona, ho il diritto di acquistarne legalmente una copia?
    Un Tolex??

    BMW non può essere paragonata a un piccolo imprenditore, e questa moto è talmente patetica da non disturbare più di quel tanto un colosso.... tuttavia, la BMW ha messo in campo il motore 310 cc. Un po' le gireranno le palle.
    E onestamente copiare anche l'elica mi pare un tantino da cafoni...
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