My365Days: il giro del mondo in 365 giorni/parte 2
Intraprendere un viaggio così lungo, impegnativo fisicamente e psicologicamente, richiede un “check-up” completo per aver sotto controllo il proprio quadro clinico. Essere “sani come un pesce” però non basta, bisogna sottoporsi ad un allenamento costante e specifico. A settembre del 2016 ho scelto un preparatore, un personal trainer che potesse orientarmi in modo corretto verso un allenamento specifico.
Mi sono affidato ad Anna Iannaccone, Personal Trainer Certificata ISSA (C.F.T. 2) e Top Trainer Individual Training. Il suo lavoro si è basato sulla valutazione del mio stato di forma fisica e su un programma di allenamento personalizzato per il miglioramento delle mie prestazioni fisiche.
Dopo un primo colloquio e un'anamnesi iniziale, Anna ha eseguito una serie di test valutativi, costruendo un programma personalizzato. Tale programma è dipeso dai miei obiettivi, nel rispetto delle mie esigenze. Vi presento Anna, sul blog (e qui in apertura) troverete i video della mia preparazione atletica.
L'ìmperativo per questo viaggio è: leggerezza, utilità ed autonomia! La mia Bmw R 1200 GS Adventure anno 2009 è una moto di un certo spessore, quindi comprendo che “leggerezza” sia un termine un po' forzato, ma, come si dice: la moto che si sceglie è per sempre…
L’obiettivo prefissatomi è un equipaggiamento ridotto all’essenziale tutto improntato per la moto. Per me avrò ha a disposizione il minimo indispensabile, tutto concentrato in uno zaino! La maggior parte del tempo sarò in viaggio, quindi, l’abbigliamento che indosserò sarà prettamente tecnico. Ho optato per attrezzatura in grado di supportarmi in ogni condizione meteorologica.
Come tetto una tenda, quindi immaginando ogni giorno di accamparmi in luoghi sperduti dopo una giornata di viaggio, prerogativa nella scelta è stata la facilità di assemblaggio da una parte e confort dall’altra, il tutto che occupasse il minor spazio all’interno delle valige.
Medesimo concetto per il bivacco: era essenziale trovare la tecnologia che mi permettesse di essere indipendente da alimentatori a gas, la scelta del fornello da campo è quindi caduta su un dispositivo che si alimenta a legna e converte parte del calore generato dalle fiamme in elettricità, grazie ad un modulo termoelettrico. Un dispositivo che integra molteplici funzioni, perché l’energia prodotta viene a sua volta separata in due componenti: metà va ad una ventola posta alla base della caldaia, in modo tale da migliorare la combustione e ridurre le emissioni; mentre l’altra metà va ad una porta USB, che consente di ricaricare qualsiasi dispositivo elettronico, dal cellulare alla lampada LED.
L’autonomia, in questo viaggio, viene soddisfatta anche dalla più piccola power station al mondo: composta da un pannello solare ed un accumulatore in grado di fornire fino a 120 Wh di autonomia e che, grazie ai 120 W di potenza di picco dell’inverter integrato, può alimentare e ricaricare altri dispositivi, quali notebook, tablet, smartphone, ecc…
Nella sezione del mio blog: “Equipaggiamento”, troverete ciò che porterò con me e che utilizzerò in questo viaggio: come potrete constatare, la tecnologia a disposizione è ridotta all’essenziale, parola d’ordine: utilità!
A pochi mesi dalla partenza l’ansia si orienta soprattutto sulla comunicazione attraverso i social media. Possiamo definirla ansia da copyright. Ho sempre scritto e tenuto per me ogni pensiero, ora condividerli è tutt'altra cosa. Raccontare ad altri la propria passione richiede conoscenza degli strumenti che si vogliono utilizzare per trasmettere l’emozioni che in quel particolare momento si vivono.
Se si vuol creare un blog bisogna conoscere le tecnologie a disposizione e saperle usare, se la prerogativa è quella di condividere.
La mia generazione ha visto esplodere la tecnologia ed ha vissuto con essa i cambiamenti, ovvio: però non tutti gli utenti sono tecnologicamente avanzati - vedi il sottoscritto - da poter destreggiarsi in tutto, quindi il supporto di professionisti non solo è gradito, ma è d’obbligo!
Pe questa avventura sono seguito da vari professionisti: rimanendo in tema, la mia amica di Bologna, Marica Artosi, Art director; i graphic designer e Peppe Ricci, web developer, mi hanno aiutato nel comporre il layout del blog e nel disegno del brand. Ma attenzione: ho scritto supportato, il che riguarda la costruzione di un’interfaccia che deve essere in seguito alimentata, e questo spetta al protagonista del viaggio.
La piattaforma utilizzata è Wordpress, il suo uso è semplice ed intuitivo, alla portata di tutti. Essere “Social” non è tra le mie virtù essere social però oggi è un “must”, posso affermare che sopravvivo lo stesso se personalmente non condivido le amicizie su Facebook, non cinguetto con Twitter, a stento mi ricordo di fotografare i paesaggi quando viaggio, figuriamoci se Instagram è il mio album dei ricordi.
La condivisione passa dai social in questa era digitale, nel bene o nel male, allora siano i ben venuti, basta leggere attentamente le avvertenze prima dell’uso, per non cadere in un abuso!
Vi aspetto su www.my365days.it a presto!