Nel primo weekend di marzo calano gli incidenti
7-8 marzo 2009
Ci basiamo sui dati forniti dalla Polizia Stradale e dall'Arma dei Carabinieri per commentare il primo fine settimana di bel tempo, che ha spinto tanti motociclisti a rispolverare la propria "bella" per il classico giro domenicale.
Certo parlare di incidenti stradali non è mai piacevole, ma i numeri forniti dalle forze dell'ordine indicano un'inversione di tendenza che, se confermata a fine anno, potrebbe portare a un'importante riduzione dei morti e dei feriti sulle nostre strade.
I numeri
Rispetto allo stesso weekend del 2008 (7-9 marzo 2008), quello appena trascorso ha registrato una significativa flessione degli incidenti (863 contro 1.136), a cui sono seguiti meno morti (21 contro i 27 del 2008) e meno feriti (23 contro 30).
Questi dati riguardano l'intero parco circolante.
Se osserviamo invece le due ruote, notiamo che gli incidenti mortali che le hanno coinvolte sono stati 7 (pari a 1/3 del totale quindi).
Un incidente su due (il 47,6% per l'esattezza) è dovuto alla perdita di controllo del veicolo da parte del conducente, mentre solo un incidente si è verificato in un centro abitato.
Le possibili ragioni della flessione
Il controllo del territorio, attivato nel fine settimana da parte della Polizia Stradale e dei Carabinieri, ha avuto senz'altro la sua importanza.
Basti pensare che nei due giorni considerati sono state impiegate 39.463 pattuglie, che hanno contestato quasi 20.000 violazioni del Codice della Strada e ritirato oltre 2.000 documenti (tra patenti e carte di circolazione).
Ci piace però pensare che sta cambiando la mentalità di tanti di noi. Che aspettano il fine settimana per godersi i piaceri della moto - e della compagnia giusta - piuttosto che per improvvisarsi emuli di Rossi e Haga.
Lo dimostrano anche i gusti del pubblico, sempre più orientati verso modelli fruibili e amichevoli, che salvaguardano salute, portafoglio. E punti della patente.
Andrea Perfetti
Fonte: ASAPS
La morte si è fatta attendere...
meditate gente meditate
Datemi retta... la variabile "parco circolante" rende poco attendibile l' output di tale studio.