Nuova Zelanda: ecco la segnaletica che salva i motociclisti
Un motociclista impara subito che gli incroci sono il posto più pericoloso dove guidare: le macchine spesso non vedono chi è in sella o se lo vedono trasformano la precedenza in un incontro di sumo: chi è più grosso vince! Ma questa è un'altra storia, perché se già abbiamo scritto sulla prepotenza al volante (ma anche in sella) oggi ci limitiamo a parlare di quello che si può fare per evitare gli incidenti determinati dalla poca attenzione. Una soluzione arriva da Auckland, Nuova Zelanda, dove si sta studiando un modo per ridurre gli incidenti tra auto e moto. L'idea è quella di attirare l'attenzione sugli utenti su due ruote con cartelli stradali, e segnaletica orizzontale (vernici particolari e occhi di gatto).
Tra il 2014 e il 2018 ad Auckland gli incidenti in moto hanno causato 29 morti e 515 feriti gravi (escluse autostrade e tangenziali). La colpa è la disattenzione e la mancata precedenza. L'amministrazione sta lavorando quindi su visibilità e consapevolezza.
I motociclisti in Nuova Zelanda guidano nella corsia dell'autobus, una corsia che separa le auto in parcheggio dalla più centrale corsia destinata al traffico regolare. Questo, specialmente nelle intersezioni, causa diversi incidenti. Da gennaio l'amministrazione di Auckland ha iniziato ad applicare la nuova segnaletica orizzontale e luminosa agli incroci tra Dominion Road e le 14 strade che la intersecano.
A marzo, l'ufficio di trasporto confronterà le riprese fatte prima dell'intervento con quelle successive per verificare l'effettiva efficacia dei provvedimenti messi in atto. Entro aprile, verranno installate anche installeranno borchie intelligenti (occhi di gatto) e cartelli con messaggi che ricordano agli automobilisti di fare attenzione alle moto negli incroci. La fase finale si concluderà a maggio con un'analisi video completa dell'efficacia del piano. Se la strategia funzionerà Auckland pensa già di applicarla in altre strade.
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scarabeo5286, Riese Pio X (TV)ma in nuova zelanda i motociclisti rispettano i limiti di velocità?