Nuovo Codice della strada. Ergastolo della patente e sospensione di 30 anni per i recidivi: il ministro Salvini non indietreggia [VIDEO]
Sono ormai mesi che si discute del nuovo Codice della strada. In arrivo leggi più severe per chi utilizza il cellulare alla guida e per chi commette reati in stato di ubriachezza. Più rigide anche le leggi che regolamentano l'utilizzo dei monopattini elettrici. Nonostante queste importanti novità ancora non è stata ufficializzata una data di entrata in vigore.
Sul profilo Instagram del ministro Matteo Salvini è stato pubblicato un reel dove si approfondiscono ulteriormente le sanzioni legate alla guida in stato alterato. Queste le parole del ministro Salvini: "Farò tutto il possibile per ridurre il numero di morti sulla strada. Proprio per questo, il nuovo Codice della Strada prevede educazione stradale vera, prevenzione e controlli, ma anche sanzioni per i recidivi con il ritiro della patente fino a 30 anni per chi, dopo una prima sospensione, si rimette alla guida drogato o ubriaco. Perché quando si va al volante in quelle condizioni si mette a rischio la vita propria e quella altrui: sbagliare è umano, perseverare è diabolico".
Infatti, i bimbi sono i primi di cui perdereste il controllo, volendo imporre loro mille regole confuse senza alcuna certezza di castigo.
Comune buon senso.
Ma allora perché quando le norme non vengono rispettate a causa dei controlli rari e casuali, invece di potenziare i controlli variamo solo altre norme più severe? Eppure è ovvio che resteranno inapplicate quanto le vecchie. Perché non rendiamo più certe le sanzioni che esistono, ma continuiamo solo ad inasprirle? Ovvio che chi può pagare continuerà a correre un rischio che rimarrà minimo, mentre chi non ha nulla da perdere se ne fregherà tanto quanto prima.
Boh?
Forse a noi italiani il buon senso ci annoia: vuoi mettere il virile sfoggio di fermezza? "Ora basta! ergastolo! lapidazione!"
Serve a una mazza, ma dà tanta soddisfazione.