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Occhio alle gomme non omologate
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Occhio alle gomme non omologate
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La Polizia locale di Milano ha condotto un’indagine sullo stato dei pneumatici di moto e scooter che circolano per la città.
I risultati evidenziano una scarsa attenzione per l’uso di gomme omologate sia da parte del motociclista sia da parte del legislatore:
- L’11 % delle moto, il 12% degli scooter e il 19% dei cinquantini monta pneumatici non omologati
- lo spessore del battistrada anteriore è inferiore a mm 1 nell’1% dei casi
- lo spessore del battistrada posteriore è inferiore a mm 1 nel 3% dei casi
- lo spessore del battistrada è compreso tra 1 e 2 mm per più del 20% - 28% dei casi
- l’1% monta pneumatici non conformi alla carta di circolazione
- il 3% - 4% dei motocicli riporta danneggiamenti visibili
- il 30% dei pneumatici presenta usura disomogenea.
L’indagine promossa da Assogomma e Federpneus (relatore Fabio Bertolotti) è stata fatta dalla Polizia locale di Milano (relatore il comandante Emiliano Bezzon) su 5.000 mezzi e presentata all’ACI (relatore Gianfranco Chierchini) L’elaborazione statistica è curata da Luca Studer responsabile dell’Area Infomobilità del Politecnico di Milano.
Omologazione
Il dato più preoccupante riguarda l’elevatissimo numero di gomme non omologate che vengono montate sui mezzi a due ruote. L’omologazione è riconoscimento ufficiale della conformità alle specifiche tecniche e ai regolamenti. Non significa che la gomma sia contraffatta o inadeguata. Significa però che la gomma è meno sicura. Tutti i veicoli (compresi moto, motorini e scooter) per circolare devono avere pneumatici omologati.
L’omologazione consiste nell’apposizione su uno dei due fianchi della marcatura composta da una lettera “E” maiuscola in un cercio (oppure una “e” minuscola in un rettangolo) seguita da un numero identificativo del paese che rilascia l’omologazione. Tale marcatura, sempre in rilievo, deve obbligatoriamente essere seguita da un numero generalmente composto da 6 cifre.
Chi circola con pneumatici non omologati è fuori legge, può incorrere in pesanti sanzioni e nel fermo del mezzo, è un rischio per la sicurezza stradale, le Assicurazioni possono non liquidare il danno in caso di incidente.
Paradossalmente oggi chi vende o chi monta pneumatici non omologati non è sanzionabile (a differenza di quanto avviene nel caso dei caschi). Su questo fronte manca un’adeguata ed auspicabile normativa.
In fase di revisione biennale è previsto il controllo dei pneumatici e della loro omologazione, ma è facile immaginare che ciò avvenga raramente.
Battistrada inferiore ad 1 mm
La normativa prescrive che lo spessore minimo della scolpitura del battistrada sia per le moto di mm 1 e per i ciclomotori di mm 0,5. L’indagine ha evidenziato che sono sotto a tale limite l’1% delle gomme anteriori e il 3% delle posteriori e sono in una situazione di criticità con una scolpitura del battistrada tra 1 e 2 mm un quarto delle moto. Le implicazioni sono evidenti: oltre ad essere fuorilegge chi monta gomme lisce ha una scarsa tenuta, la frenata si allunga, aumenta molto il rischio di caduta e di tamponamento in particolare sul bagnato.
Battistrada non conformi
Sul libretto di circolazione viene indicato il tipo di pneumatico anteriore e posteriore che può essere montato. A Milano circa l’1% delle moto in circolazione monta pneumatici diversi da quelli indicati sul libretto. Anche in questo caso non stiamo rispettando la legge con l’aggravante che un modello di gomma inadatto potrebbe essere insufficiente alle sollecitazioni a cui viene sottoposto con rischi molto seri per la sicurezza.
Danni visibili
Urti ed eventi accidentali quali tombini o marciapiedi possono produrre lesioni, tagli, rigonfiamenti sui fianchi, fessurazioni anomale del fianco o del battistrada. Il rischio è quello gravissimo di cedimenti strutturali.
Usura non uniforme
Nell’indagine non è stata controllata la pressione dei pneumatici, ma la disomogeneità dell’usura segnala un problema di sottogonfiaggio che sembrerebbe riguardare il 30 % delle moto. Le conseguenze sono: surriscaldamento del pneumatico con possibile degrado strutturale, insicurezza di guida, ridotta tenuta di strada, usura rapida ed irregolare, maggior consumo di carburante.
E nel resto del paese?
Abbiamo fotografato la situazione delle gomme a Milano. Ma com’è la situazione nelle altri città? Non vale la pena fare statistiche, certo, ma il campanello di allarme deve squillare più forte se si considera che in altre inchieste condotte a livello nazionale Milano è risultata la terza città in Italia più attenta ai pneumatici! Occhio quindi alle omologazioni!
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