eicma 2010

Oxygen protagonista del padiglione “green” dell’EICMA

- L’azienda padovana, prima italiana a produrre uno scooter elettrico al 100% partecipa quest’anno per la prima volta al Salone di Milano
Oxygen protagonista del padiglione “green” dell’EICMA


Dopo il successo dello scorso giugno a Pechino, Oxygen – azienda padovana leader nel settore dei veicoli elettrici leggeri e “madrina” del primo scooter “made in Italy” elettrico al 100 per cento – approda all'Eicma di Milano per partecipare al 68esimo Salone Internazionale del Ciclo e del Motociclo, in programma dal 2 al 7 novembre 2010.

Da sempre attenta a coniugare qualità, tecnologia e rispetto per l’ambiente, Oxygen metterà in mostra anche in questa occasione il suo prodotto di punta: il CargoScooter a batterie litio-ioni, prodotto “made in Italy” di ultimissima generazione che utilizza le tecnologie più avanzate nel sistema di drive train elettrico, scelto, tra gli altri, dalle Poste Svizzere per le sue elevate prestazioni e ottime qualità e per cui ha realizzato la più grande eco-flotta del mondo che conta più di mille scooter.

Il marchio padovano – in mostra al fianco di grandi nomi come Honda e Yamaha che tornano alla Eicma di Milano – si presenterà al pubblico con uno stand che interpreterà al meglio lo spirito ecologico della sessione espositiva interamente dedicata ai veicoli ibridi ed elettrici: il padiglione “The Green Planet”, una sorta di “Salone nel Salone” sperimentato con successo nel corso della passata edizione e che, anche quest’anno, ospiterà tutte le novità del mondo della sostenibilità ambientale.

«Questa è la prova che il binomio tecnologia e tutela dell’ambiente può e deve essere la chiave per il futuro – dichiara Francesco Nepi, Amministratore Delegato dell’azienda padovana – Da sempre Oxygen si è imposta con un ruolo leader nel settore della mobilità sostenibile».

 

  • toretto196901
    toretto196901, Desio (MB)

    GRANDE PRODOTTO ITALIANO

    Mi chiedo perché abbiamo realizzato uno splendido prodotto ecologico per poi farlo usare agli svizzeri, ma le nostre poste non possono usarlo?
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