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Partito il Raid Norge 2006, 4.429 Km in sette tappe
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Partito il Raid Norge 2006, 4.429 Km in sette tappe
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E’ partita alle 07:00 di lunedì 24 luglio, la carovana di 14 Moto Guzzi Norge 1200 GT destinata ad arrivare, dopo sei giorni e 4.429 km di percorso, al traguardo di Capo Nord.
Alla guida delle 14 granturismo italiane vi sono giornalisti francesi, spagnoli, inglesi, tedeschi, americani, oltre che italiani, chiamati a rinnovare l’impresa che nel 1928 portò l’ing. Giuseppe “Naco” Guzzi e la sua Norge G.T. 500 sino al Circolo Polare Artico.
Al seguito una troupe di fotografi e cameraman che documenterà la spedizione, mentre sul sito www.motoguzzi.it verrà pubblicata la cronaca del viaggio con aggiornamenti giornalieri.
L’anteprima della spedizione, con l’esposizione delle 14 Norge 1200 GT e della “progenitrice” Norge G.T. 500 del 1928, si è svolta domenica a Mandello del Lario, nello storico stabilimento dove Moto Guzzi fu fondata 85 anni fa.
Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Mandello Riccardo Mariani, rappresentanti delle Amministrazioni provinciali di Lecco e Como, e numerosi appassionati motociclisti che si sono presentati davanti alla sede della Moto Guzzi per augurare buon viaggio ai componenti della carovana del Raid Norge 2006.
A fare gli onori di casa Daniele Bandiera, presidente e amministratore delegato di Moto Guzzi, che ha dichiarato: "Il raid fino a Capo Nord segna gli 85 anni di Moto Guzzi. Ed è significativo che si compia con 14 nuovissime, fiammanti Norge 1200: l'ammiraglia di Moto Guzzi è l'ultima nata in una stagione straordinaria di rilancio di un marchio che trova posto, a pieno diritto, nell'aristocrazia del motorismo mondiale. Moto Guzzi vanta oggi una gamma completamente rinnovata. Nuove, straordinarie moto che rivisitano i temi classici dell'Aquila con una serie di innovazioni, tornando idealmente allo spirito delle origini con un patrimonio storico rinvigorito dall'applicazione delle tecnologie più avanzate. Una gamma che si sviluppa seguendo due linee guida principali: il puro piacere di guida e la massima cura del design".
Dopo 85 anni di storia ininterrotta Moto Guzzi rivive – estendendola sino a Capo Nord – l’impresa da pionieri compiuta da Giuseppe Guzzi (28 giorni da Mandello al Circolo Polare Artico e ritorno), ancora una volta sotto il nome simbolico della Norge. Norge 1200, degna erede della G.T. 500 del 1928, interpreta in chiave di estrema attualità tecnologica lo spirito della progenitrice, e si presenta come una Granturismo italiana di grande fascino.
Le strade di oggi, e le ben diverse caratteristiche tecniche della moto protagonista del Raid Norge 2006, consentiranno ai 14 partecipanti di raggiungere Capo Nord in tempi decisamente più ristretti, con trasferimenti quotidiani impegnativi e per questo ancora più ricchi del fascino di poter “divorare” chilometri attraversando in sole 6 tappe tutta l’Europa da Sud a Nord.
Le tappe del Raid Norge 2006:
1ª tappa lunedì 24 luglio Mandello del Lario / Hannover (1.000 km)
2ª tappa martedì 25 luglio Hannover / Hirtshals / Kristiansand (674 km + traghetto)
3ª tappa mercoledì 26 luglio Kristiansand / Trondheim (824 km)
4ª tappa giovedì 27 luglio Trondheim / Mo I Rana (429 km)
5ª tappa venerdì 28 luglio Mo I Rana / Narvik (450 km)
6ª tappa sabato 29 luglio Narvik / Honningsvag / Nordkapp (722 km) arrivo a Capo Nord
7ª tappa domenica 30 luglio Honningsvag / Alta (280 km) per rientro in aereo
Come nel 1928, la protagonista è la Guzzi Norge, nome ereditato dal dirigibile impiegato da Umberto Nobile nel 1926 per la prima trasvolata sul Polo Nord. La Guzzi Norge G.T. 500 segnò – quasi 80 anni fa – l’introduzione del telaio elastico, che per la prima volta si contrapponeva al telaio rigido tipico della produzione motociclistica dell’epoca. I vantaggi – in termini di comfort e di affidabilità – della nuova soluzione tecnica, basata sull’utilizzo di una sofisticata sospensione posteriore, si diffusero ovunque proprio a seguito del viaggio compiuto da Giuseppe Guzzi. Gli oltre 6.000 km di viaggio andata/ritorno, percorsi a quel tempo su strade per lo più bianche o mal pavimentate, spesso in condizioni climatiche avverse, dimostrarono la superiore tecnologia del prodotto Guzzi e tributarono grande popolarità a un marchio nato solo otto prima, e destinato a scrivere – ieri come oggi – importantissime pagine della storia del motociclismo mondiale.
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