Quelli del Tutor
I furbetti del Tutor
Fatta la legge, trovato l'inganno. Quante volte in Italia abbiamo sentito risuonare questo luogo comune? Tante, e quando si parla di sistema Tutor a sedere sulla sedia degli imputati sono, ahinoi, proprio i motociclisti.
Una esigua minoranza, è ovvio, che però dà un'immagine pessima dell'intera categoria e, cosa ben più grave, mette a repentaglio la propria e l'altrui vita.
I meriti del Tutor
Sono di grande rilievo. Dove è stato installato il sistema, che attraverso sensori e telecamere di registrazione dei veicoli in transito accerta la velocità istantanea e media dei mezzi entro una determinata distanza, si è registrato un calo degli incidenti mortali fino al 66% (negli ultimi tre anni).
La falla
Alcuni bikers, schiavi della velocità a tutti i costi, hanno ben presto trovato una falla nell'altrimenti perfetto Tutor.
Il tam tam, unito al desiderio di farla franca - sempre e comunque - hanno fatto il resto.
E così chi prima si ingegnava a sollevare la targa o a coprirla con stracci svolazzanti (salvo piangere lacrime di coccodrillo davanti alle Forze dell'Ordine), ora sfreccia a 180 orari nella corsia d'emergenza.
Questo infatti è il folle gioco dei furbetti: in prossimità dei portali dotati di sensori i trasgressori si spostano sul ciglio destro della carreggiata, fino a sconfinare di poco nella corsia d'emergenza. Al riparo quindi dagli occhi delle telecamere e dai sensori annegati nell'asfalto.
É in arrivo Minosse
Le numerose segnalazioni giunte alla Polizia Stradale e alla Società Autostrade da automobilisti e motociclisti imbufaliti e spaventati (provate voi ad essere superati da una moto che corre sul filo dei 200 orari in corsia d'emergenza...), hanno spinto le autorità a prendere provvedimenti immediati.
Giordano Biserni, presidente di ASAPS, anticipa che si sta predisponendo un sistema di osservazione (chiamato Minosse) che registra il passaggio dei veicoli sulla corsia d'emergenza, facendo scattare le sanzioni - pesantissime - previste per questo tipo di infrazione.
Non bastasse Minosse, aggiungiamo che i tratti sottoposti al controllo del Tutor si stanno diffondendo a macchia d'olio su tutta la rete autostradale.
Non basterà più quindi un cambio di corsia per cavarsela. Furbetti avvisati, mezzi salvati.
Andrea Perfetti
giusto ma un aiuto per i motociclisti non arriva m
italia il paese dei balocchi
anziche' stare comodamente seduti in poltrona aspettando che la telecamera faccia il suo dovere ,si potrebbe controllare in tempo reale la viabilità delle strade dando il limite di velocita'fino a un massimo di 150/160km/h, in base al traffico alle condizioni climatiche ecc..
e poi parliamoci chiaro
abbiamo limiti di velocita' che risalgono alla preistoria
auto e moto di ultima generazione sono in grado di frenare da 100km/h a 0km/h in pochi metri rispetto alle auto e moto degli anni 60,andare a 130 km/h in autostrada a 3 corsie anche in moto mi metterei a dormire dopo 10 km
io penso che aumentare il limite a 150 sia accettabile ...