intervista

Salvo Pennisi (Metzeler): "Sfatiamo i luoghi comuni della frenata sul bagnato"

- In occasione del lancio del nuovo Metzeler Tourance Next abbiamo intervistato il direttore della sperimentazione di Metzeler, Salvo Pennisi. Da lui preziosi consigli su come gestire la frenata d'emergenza sul bagnato con l'ABS delle maxi enduro
La nostra prova sulla pista di Vizzola Ticino
La nostra prova sulla pista di Vizzola Ticino

E' inoltre stato sviluppato per lavorare in simbiosi con i sistemi ABS e di controllo di trazione di ultima generazione, che richiedono  un profilo in grado di assorbire meglio le asperità dell’asfalto.  
Il disegno del battistrada è stato progettato con l’obiettivo di migliorare l’usura e quindi il chilometraggio soprattutto sull’anteriore, modificando la geometria degli intagli per distribuire meglio le forze.

Salvo Pennisi ci dà preziosi consigli su come gestire la frenata d'emergenza in sella alle moderne moto da turismo dotate di ABS:
«Non serve disinnestare la frizione, l'importante è concentrarsi sulla frenata, applicare la massima forza e fidarsi dell'ABS. Un grosso aiuto viene dalla qualità dei pneumatici e dalla loro capacità di interagire con i sistemi elettronici.  I nuovi pneumatici hanno fatto passi in avanti incredibili sia nelle mescole che nel disegno del battistrada.
Ci hanno fatto lavorare tanto nella sperimentazione, ma siamo davvero soddisfatti dei risultati.
L'azione deve essere decisa sulla leva, ma bisogna evitare gli attacchi bruschi. Sfatiamo poi il mito dell'attacco della frenata simultaneo al disinnesto della frizione, bisogna frenare e basta».

I Tourance Next hanno debuttato sulla nuova GS 2013 nelle inedite misure 120/70 R19 anteriore e 170/60 R17  posteriore.
A Vizzola abbiamo avuto l'opportunità di provarlo anche nelle conosciute misure 110/80 R 19  e 150/70 R 17 in sella a BMW R1200GS Adventure, Yamaha Super Ténéré 1200, Honda CrossTourer, Triumph Explorer 1200.
A breve leggerete la prova completa. Vi anticipiamo solo che le Tourance Next, destinate a sostituire le EXP, hanno messo in luce un comportamento dinamico molto valido.

Salvo Pennisi risponde alle domande dei lettori

«Prima di tutto bisogna esser certi delle condizioni del mezzo che guidate. I pneumatici devono essere in ottime condizioni e con un livello di profondità del battistrada battistrada sempre sicuro. Non scenderei mai sotto i due millimetri e mezzo nel punto di maggior usura anche se il limite legale possibile è un po’ più basso.
Freni in ordine e buone ed ergonomiche regolazioni di leva e pedale per un azionamento pronto e naturale anche in emergenza. Importantissimo l’equipaggiamento. Guanti troppo stretti o troppo larghi, stivali o scarpe “scivolose” non sono certo adatti a contribuire a reazioni precise e non dimentichiamo che, quando fa freddo, essere ben equipaggiati evita quell’intorpidimento degli arti che può significare un ritardo di risposta addirittura fatale.
Poi attenzione sempre alle condizioni del fondo e all’ambiente che vi circonda. Più il vostro cervello si abituerà ad elaborare le informazioni che i vostri sensi percepiscono, migliore e più veloce sarà la vostra risposta alle emergenze o anche semplicemente ad una frenata d’attacco ben fatta.
Cambio di tipo d’asfalto, strisce bianche, foglie e viscidumi vari come gasolio e altre porcherie devono essere elaborati in millisecondi per resettare le risposte che il vostro cervello elaborerà come ordini ai vostri muscoli e ai vostri arti. Tutti i vostri sensi devono stare all’erta, spesso anche il semplice odore di nafta può essere un allarme salvavita.
Veniamo alla frenata. Un trucco da ricordare sempre è quello di far spesso delle frenate “a vuoto” per tenere sempre un po’ più caldi e pronti pneumatici e freni.

Freni in ordine e buone ed ergonomiche regolazioni di leva e pedale per un azionamento pronto e naturale anche in emergenza
Freni in ordine e buone ed ergonomiche regolazioni di leva e pedale per un azionamento pronto e naturale anche in emergenza

E poi vale sempre, specie con le moto prive di ABS, il vecchio adagio che recita “polso di ferro in un guanto di velluto”. L'azione sia decisa ma appunto vellutata, accarezzate con delicata fermezza i comandi, anticipando di un microniente l’anteriore, così che la sospensione si carichi e dia controllo alla manovra. So che è difficile ma per abituarsi ad evitare il panico bisogna pensare spesso, a freddo, alle manovre di emergenza.
Il più delle volte è rischioso provare ad evitare con brusche manovre l’ostacolo e può essere più efficace rifinire la frenata nel modo più controllato possibile. Esercitarsi. I piazzali dei supermercati nei piovosi lunedi mattina sono l’ideale e soprattutto, se se ne ha la possibilità, non vergognarsi di partecipare a corsi di guida sicura».

 

  • Andrea 'Artù' Artusi
    Andrea 'Artù' Artusi, Dolo (VE)

    @tdname Nessuna pubblicità né interesse personale.

    ...in quello che ho cercato di esprimere. L'ultimo anno l'ho passato 'in panchina' per quanto riguarda questa attività. E ognuno in fondo ha il diritto di tenersi le proprie opinioni quindi lungi da me volerti convincere a ogni costo.

    Quanto però ai soldi spesi per nulla... permettimi, ma la faccenda si fa diversa. Per te lo sono e non discuto, ma per altri invece potrebbero essere spesi benissimo o meglio che per altre cose. Magari meglio di un costosissimo e inutile pezzettino in carbonio o cose del genere.

    Io ho visto decine e decine di motociclisti partecipare a questo tipo di attività e uscirne felicissimi. Chi con la prima saponetta messa a terra, chi con una paura nel guidare superata, chi semplicemente perché gli è piaciuto. E per quanto mi riguarda rispetto loro quanto te.
  • piega996
    piega996, roma (RM)

    Dimenticavo

    è anche un testone, perchè ha scritto più di qualche post lungo ( come sua abitudine), ma dall'ultimo si capisce benissimo che non sa' cos'è un corso di guida. E scrive, scrive, scrive....ma ascolta deus BONO!!
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